Sono stati annunciati i vincitori del Siena International Photo Awards 2022. Il SIPA 2022 ha premiato i primi classificati nelle categorie: documentario e fotogiornalismo, viaggi e avventure, facce e personaggi affascinanti, la bellezza della natura, animali nel loro ambiente, underwear, architettura e spazi urbani, street photography, storyboard, under 20 e short documentary film.
Inoltre ha assegnato il riconoscimento come “Miglior autore” al fotografo canadese Peter Mather, per la sua potente narrazione attraverso le immagini di due progetti dedicati alle volpi della sua città di Whitehorse e ai grizzly del sud-ovest dello Yukon, sempre in Canada.
Gli scatti premiati nelle 12 categorie si potranno vedere, fino al 20 novembre, al Siena Award.
I vincitori del Siena International Photo Awards 2022
La categoria street photography vede al primo posto lo scatto “Smokey Coat” in arrivo da New York, firmato dal fotografo tedesco Michael Kowalczyk. Vestito con cappotto e cappello da detective, il protagonista della foto sembra emergere da una nube di vapori provenienti dal sottosuolo mentre alle sue spalle si stagliano palazzi e grattacieli della 37° strada. Il fotografo bengalese Rahat Bin Mustafiz è, invece, il vincitore della categoria journey and adventure con la foto “Work” scattata a Pabna, in uno dei porti fluviali del Bangladesh più importanti per l’importazione di fertilizzanti, cereali, carbone e cemento dove a fine giornata la paga dipende dal numero di sacchi trasportati.
Non ha bisogno di presentazione la protagonista della foto vincitrice nella categoria fascinating faces and characters, “Angelina Jolie and Bees”, firmata dal fotografo americano Dan Winters. Lo scatto con Angelina Jolie è stato realizzato per il National Geographic al fine di promuovere l’iniziativa dell’attrice in occasione della Giornata mondiale delle api nell’ambito del programma Women for Bees. Per attirare le api, il corpo di Angelina Jolie è stato cosparso con il feromone dell’ape regina e l’attrice è rimasta immobile per 18 minuti senza essere mai punta.
Arriva da Fagradalsfjall, in Islanda, lo scatto “Way to Hell” realizzato dalla fotografa tedesca Nadine Galandi che si aggiudica la categoria the beauty of nature. L’immagine evoca l’esperienza unica di assistere a un’eruzione vulcanica e ritrae una fila di piccoli crateri in piena attività e un fiume di lava che guida l’occhio dello spettatore mentre un fumo bollente si leva alto nel cielo. Si intitola, invece, “Mother, Tender Love” e arriva dal Canada la foto firmata dal fotografo israeliano Amos Nachoum che vince la sezione animals in their environment. Lo scatto è dedicato alle madri di orsi polari, particolarmente premurose nei confronti dei loro cuccioli che oggi, a causa dei cambiamenti climatici, devono percorrere lunghe distanze per procurarsi del cibo e sopravvivere.
Con lo scatto Joker Smile, effettuato a Dubai, il fotografo giordano Muhammad Almasri si colloca al primo posto nella categoria architecture & urban spaces, mentre nella categoria sports in action vince il fotografo brasiliano Jonne Roriz con lo scatto “Finding Nemo”, in cui un piccolo pesce schizza fuori dall’acqua in direzione opposta alla bracciata della nuotatrice brasiliana Ana Marcela Cunha, medaglia d’oro olimpica, in occasione della finale della 10 km in acque libere ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020.
Arriva, invece, dal Mar Mediterraneo lo scatto del fotografo italiano Fabrizio Maffei intitolato “High Hopes”, vincitore nella categoria documentary&photojournalism con un’immagine che ritrae alcuni volontari che soccorrono in acqua un profugo in difficoltà.
Al primo posto nella categoria underwater life si colloca l’immagine del fotografo spagnolo Francisco Javier Murcia Requena che ritrae un giovane cavalluccio marino mentre “abbraccia” una piuma di gabbiano nel Mar Menor, in Spagna. Lo scatto è un omaggio ai giovani cavallucci marini che, nella prima fase di vita, imparano a muoversi aggrappandosi con la coda a qualsiasi oggetto galleggiante.
La foto “Kiss Me” del fotografo indonesiano Raffael Gunawan vince, invece, la categoria under 20. Lo scatto ritrae lo sguardo triste di una ragazza con le labbra dipinte di rossetto mentre posa come modella per uno shooting, nel momento in cui un uccellino curioso, un cacciaragni, è attratto dalle sue labbra colorate.
Il fotografo canadese Peter Mather conquista il primo posto nella categoria storytelling con il progetto “Urban and Wild”, iniziato durante la pandemia del Covid-19 quando portava a spasso il suo cane a Whitehorse, la città dove vive. Durante una di queste passeggiate si è imbattuto in una delle tante volpi della cittadina canadese, con una tana in un edificio abbandonato. Ha così iniziato a documentare la fiorente e resiliente popolazione di volpi di Whitehorse che prospera, sopravvive, si adatta e convive con le persone.
La fotografa statunitense Ami Vitale, con il video intitolato “Shaba”, si aggiudica, infine, il primo posto nella categoria short documentary. Il video racconta la storia del primo elefante matriarca del Reteti Elephant Sanctuary e degli straordinari legami che ha stretto con un branco di piccoli elefanti orfani e con le persone che l’hanno salvata.
Konstantinos Tsakalidis il vincitore assoluto
“Woman from Evia” lo scatto del fotografo greco Konstantinos Tsakalidis vincitore assoluto del SIPA, Siena International Photo Awards 2022.
Dopo l’edizione 2021, che ha fatto il giro del mondo con la foto Hardship of Life del fotografo turco Mehmet Aslan, lo scatto vincitore dell’anno del SIPA 2022 arriva da Evia, la seconda isola più grande della Grecia. L’immagine coglie la disperazione di Kritsiopi Panayiota, una donna di 81 anni, nel momento in cui le fiamme si stanno avvicinando alla sua casa durante i gravi incendi boschivi che hanno colpito il Paese nell’estate 2021 e provocato ingenti danni ambientali.
Anche ò’immagine vincitrice assoluta, selezionata fra decine di migliaia di scatti inviati da 140 Paesi, sarà in mostra a Siena fino al 20 novembre, insieme alle foto vincitrici del SIPA, del Creative Photo Awards e del Drone Photo Awards e alle mostre personali di Danish Siddiqui – fotografo indiano ucciso il 16 luglio 2021 mentre documentava i combattimenti tra le truppe afgane e i talebani – Ami Vitale, Dan Winters e Peter Mather.