La nuova edizione di Fotografia Calabria Festival, il primo festival diffuso di fotografia in Calabria, inaugura il 21 luglio a Fiumefreddo Bruzio e San Lucido. L’evento, promosso dall’associazione culturale “Pensiero Paesaggio”, proseguirà per un mese, fino al 20 agosto tra mostre, eventi, talk e workshop dedicati alla fotografia.
Un’esperienza emozionante per immergersi e scoprire l’autenticità e la bellezza del territorio calabrese attraverso un viaggio culturale unico nel suo genere.
I vincitori di Fotografia Calabria Festival
Sono stati svelati i vincitori del concorso di Fotografia Calabria Festival 2023, riservato ai fotografi emergenti, il cui tema centrale era dedicato al cambiamento. Un tema che viene affrontato attraverso la fotografia non solo come mezzo d’espressione, ma essa stessa come linguaggio in continua trasformazione, sia nei contenuti che nella forma.
I progetti sono stati giudicati da una giuria formata da: Federica Berzioli (coordinatrice editoriale Sprea Edizioni), Alberto Prina (direttore Etica Photo Festival), Diego Orlando (direttore InsideSouth), Anna Catalano (fondatrice Fotografia Calabria Festival).
1.Filippo Ferraro
Primo classificato è il fotografo documentarista italiano Filippo Ferraro, la cui ricerca è incentrata principalmente sul rapporto fra l’uomo e l’ambiente e sul suo continuo mutamento nello scenario globale dei cambiamenti climatici, con particolare attenzione alla relativa questione dell’identità culturale collettiva.
Al Fotografia Calabria Festival presenterà Wooden Diamonds – Identity Resilience in the Italian olive tree epidemic, lavoro che intende narrare la storia dell’epidemia degli olivi in Salento, a 10 anni dal suo inizio. Dal disastro ambientale, al tragico impatto sulla storia e cultura locale sino all’odierno impegno della popolazione per ricoprire nuovamente la propria terra con i riflessi argentati dell’olivo, la storia di una comunità che ha perso le sue radici e la sua identità e che cerca di ricostruirle, albero dopo albero, prendendosi cura del proprio paesaggio ferito.
2.Toma Gerzha
Seconda classificata è la fotografa di origini russe Toma Gerzha. Con il progetto fotografico Ctrl+R racconta per immagini la Generazione Z nella Russia di Putin: quella generazione nata tra il 2000 e i giorni nostri, la prima che si muove nello spazio post-sovietico e oltre, nata e cresciuta in un ambiente digitale.
Una generazione sociofobica di ragazze e ragazzi che vivono online, ma anche un grandioso conflitto generazionale. Gerzha descrive l’onda del cambiamento e le difficoltà di una generazione la cui spinta vitale si muove verso la costruzione del cambiamento.
3.Juliana Gómez Quijano
Terza classificata è Juliana Gómez Quijano con The Two strands, fotografa colombiana interessata a indagare e riflettere sulle connessioni molecolari e simboliche che ci uniscono come specie. Nel suo progetto esplora l’unicità di diverse coppie di gemelli omozigoti.
4.Menzione d’onore per Filippo Venturi
Menzione d’onore per il fotografo documentarista Filippo Venturi e al progetto Broken Mirror che unisce il lavoro di esplorazione del fotografo nella penisola coreana con quella dell’intelligenza artificiale.
Una sintesi visiva in cui l’eccezionalità della società nordcoreana, fortemente influenzata da uno dei regimi totalitari più duri al mondo – che di fatto isola il Paese e i suoi cittadini – viene rappresentata aggiungendo un elemento alieno, in una sorta di metamorfosi kafkiana.