LONDON. La Fondazione Kraszna-Krausz il 6 marzo ha rivelato la lista dei finalisti del Kraszna-Krausz Book Awards 2014. La Fondazione annuncia, inoltre, che Philippa Brewster si aggiudicherà “Outstanding Contribution to Publishing Award”, in riconoscimento del suo impegno di lunga data e gli impatti per l’industria editoriale visivo. I KKF Book Awards sono i premi più importanti del Regno Unito per i libri pubblicati nel campo della fotografia compresi gli ‘in motion’, con una selezione a parte. I libri finalisti ora competeranno per aggiudicarsi l’ambito titolo e i vincitori saranno annunciati il 30 aprile nel corso della cerimonia di gala per il Sony World Photography Awards e i loro lavori saranno in mostra alla Somerset House, dal 1° al 18 maggio.
Questa la completa dei “Best Photography Book Award” scelta dal curatore e critico Kate Bush (chair), Emma Bowkett (FT Weekend Magazine Photo Editor) e Thomas Joshua Cooper (fotografo e docente alla Glasgow School of Art).
-History of Photography in China: Chinese Photographers 1844-1879 by Terry Bennett (Bernard Quaritch Ltd)
-The Enclave, Photographs by Richard Mosse, by Anna O’Sullivan and Jason Stearns (Aperture)
-Sergio Larrain : Vagabond Fotografo da Agnès Sire e Gonzalo Leiva Quijada ( Thames & Hudson)
Un prezioso riconoscimento dei giudici è andato anche ai seguenti titoli:
–Afghan Box Camera by Lukas Birk and Sean Foley (Dewi Lewis Publishing)
-Charles Marville: Photographer of Paris by Sarah Kennel (University of Chicago Press)
-Davide Monteleone: SPASIBO by Galia Ackermann and Masha Gessen (Kehrer Verlag Heidelberg)
-Henk Wildschut: Food by Henk Wildschut (Post Editions)
-Philip-Lorca diCorcia: Hustlers by Philip-Lorca diCorcia (SteidlDangin)
-The Canaries by Thilde Jensen (LENA Publications)
-Twentieth-Century Color Photographs: Identification and Care by Sylvia Penichon (Getty Publications/Thames & Hudson)
“Questo premio è unico, in onore di tutte le dimensioni di un libro fotografico, capace di esaltare la sua originalità culturale e il suo contributo intellettuale, così come il suo valore artistico e di design” commenta Sedia Kate Bush. “Le nostre liste riflettono un anno di vivaci pubblicazioni internazionali dove i lavori di giovani stelle emergenti sono posti accanto a lavori di scrupolosi studiosi. Si notano i nuovi approcci ai corpi classici della fotografia tra cui la fotografia d’arte, il fotogiornalismo e la fotografia documentaria che hanno occupato un posto nella nostra lista”.
Oltre ai Best Photography Book Award, sono stati votati anche i Best Moving Image Book Award. La giuria, questa volta, era composta da Dave Calhoun (presidente), Global Film Editor per il Gruppo Time Out, insieme a Sean Cubitt, docente di Cinema e Televisione alla Goldsmiths e a Robert Rider, capo del Cinema al Barbican, e questa è la loro selezione:
-Charles Urban: Pioneering the Non-Fiction Film in Britain and America, 1897 – 1925 by Luke McKernan (University of Exeter Press)
-Hollywood and Hitler, 1933-1939 by Thomas Doherty (Columbia University Press)
-Moving Innovation: A History of Computer Animation by Tom Sito (MIT Press)
Tra gli altri, la giuria ha anche riconosciuto, con menzione speciale:
-Cinematic Appeals: The Experience of New Movie Technologies by Ariel Rogers (Columbia University Press)
-Hollywood in the New Millennium by Tino Bailo (British Film Institute/Palgrave Macmillan Higher Education)
-Italian Silent Cinema: A Reader edited by Giorgio Bertellini (John Libbey Publishing Ltd., 2013)
-Seeing is Believing: The Politics of the Visual by Rod Stoneman (Black Dog Publishing)
-The Documentary Film Book by Brian Winston (British Film Institute/Palgrave Macmillan Higher Education)
-The Making of Return of the Jedi: The Definitive Story Behind the Film by J.W. Rinzler (Aurum Press Ltd)
-The World is Ever Changing by Nicolas Roeg (Faber & Faber)
Infine, a Philippa Brewster, Senior Editor e Visual Culture all’IB Tauris è andato l’ “Outstanding Contribution to Publishing Award”, un premio alla sua carriera lunga e bellissima carriera che prosegue da oltre 40 anni al fianco di alcuni dei più grandi editori di libri. La sua carriera è iniziata alle Routledge nel 1971, dove ha curato molti libri. Nel 1981 Brewster ha istituito la Pandora Press a Routledge concentrandosi sulle pubblicazioni femministe della non-fiction. Brewster è entrata Jonathan Cape nel 1991 e nel 1993 si trasferì dal suo attuale editore, I.B. Tauris, specializzandosi nell’editoria fotografica/visuale.