SANTARCANGELO DI ROMAGNA. A Ferdinando Scianna va il premio Lo Straniero 2014. Il premio, nato nel 1992, è un riconoscimento attribuito dalla rivista mensile omonima fondata e diretta da Goffredo Fofi e dedicata ai percorsi “eretici” nell’arte, nella cultura, nella scienza e nella società. Lo Straniero è ancora di più un’area, fatta di intellettuali, artisti e operatori, che vuole studiare, capire, collegare, proporre… una minoranza attiva.
La consegna del Premio è l’occasione di un vera e propria occasione di incontro e di confronto tra diversi percorsi e visioni e si terrà il 13 luglio a Santarcangelo di Romagna. Oltre a Scianna quest’anno hanno vinto anche l’associazione A Sud, Paolo Bacilieri, Alfonso Berardinelli, Ginevra Bompiani, Celeste Casciaro, Paolo Di Stefano, Giorgio Falco, Manuele Fior, Fondazione Olivetti, Fabrizio Gifuni, Roberto Minervini, Fibre Parallele, Alessandro Sanna, Benedetta Tobagi.
MOTIVAZIONI. Scianna ha vinto perché la sua opera è paragonabile per la ricchezza e perspicacia dell’approccio, a quella del suo maestro Cartier-Bresson, e per la vastità delle perlustrazioni a quella del nostro Berengo Gardin. Ma forse l’acutezza dello sguardo egli l’ha mutuata da quella di Leonardo Sciascia a cui fu vicino e che lo assistette per Les Siciliens, Feste religiose in Sicilia, Lavilla dei mostri… (ma gli viene anche da Borges e dall’amicizia con tanti scrittori e registi). Scianna è mosso da un’irrequieta e insoddisfatta curiosità e dal bisogno di mettersi alla prova di fronte alla ricchezza delle immagini del mondo, ma ha raccontato da sociologo o antropologo Quelli di Bagheria, la città dov’è nato, e ha unito magistralmente immagini e scrittura in Ti mangio con gli occhi e Visti & Scritti.