REGGIO EMILIA. Tra i lavori selezionati per la tredicesima edizione di Confini sarà possibile ammirare NDT (No Destructive Testing) di Alessandra Matia Calò.
“Confini”, oltre a essere una delle manifestazioni fotografiche più vive nella scena italiana, è anche un network nazionale di gallerie d’arte e associazioni che lavorano nel mondo della fotografia. Il concorso ha l’obiettivo di promuovere nuovi autori che si esprimono con un modo alternativo di immaginare il linguaggio fotografico. I lavori scelti dalla giuria di esperti saranno esposti, da settembre 2015 a settembre 2016, nelle maggiori città italiane tra cui Catania, Cosenza, Roma, Venezia, Trieste, Genova e Milano.
Alessandra Matia Calò è stata proposta dai curatori in giuria con una ricerca che la vede concentrata sulle radiografie e il proprio albero genealogico. La fotografa reggiana è conosciuta nella nostra città per essere stata una delle autrici selezionate nel circuito ufficiale di Fotografia Europea. La sua esposizione Fotoscopia – presso Galleria Parmeggiani – ha ottenuto notevole riscontro di critica e di pubblico e questa premiazione arriva proprio in conclusione del Festival.
NDT è la sigla che è utilizzata sulle radiografie per mezzo di un timbro per certificare che il soggetto radiografato non è stato alterato a causa delle radiazioni. Gli scatti sono così una lente di lettura che non altera il passato ma lo esalta nei suoi particolari più intimi: la storia della famiglia diventa una trama su cui scrivere una propria interpretazione. NDT è un lavoro sulla memoria ma anche sui confini dello strumento fotografico. Alessandra procede come un radiologo: esamina storie, intreccia ricordi e costruisce una narrazione che nulla distrugge del passato.