MODENA. Un premio del valore di 15 mila euro e una mostra personale nella sede espositiva di Fondazione Fotografia Modena. Non solo: l’ingresso nella collezione di un’istituzione prestigiosa e l’opportunità di raccontare il proprio lavoro alle telecamere di Sky Arte HD.
È quanto si contenderanno i dieci finalisti del Premio Fotografia Italiana Under40, selezionati nel corso dell’estate tra oltre 200 candidature pervenute da tutta Italia, sulla base di una open call. Il vincitore sarà proclamato nel marzo 2016; la cerimonia di premiazione si terrà in concomitanza con l’inaugurazione della mostra dedicata al progetto vincitore, da allestirsi al Foro Boario di Modena, sede espositiva di riferimento di Fondazione Fotografia.
Promosso da Fondazione Fotografia Modena e Sky Arte HD, in partnership con UniCredit, gruppo bancario da sempre impegnato in favore dell’arte e delle iniziative culturali nei territori dove è presente, il Premio, a cadenza biennale e senza vincoli di tema, è riservato agli artisti italiani under 40 che operano attraverso i molteplici linguaggi dell’immagine. Ad assegnarlo è una prestigiosa giuria internazionale, in quest’edizione composta da Christine Frisinghelli (fondatrice Camera Austria), Shinji Kohmoto (fondatore Parasophia Festival Kyoto), Simon Njami (co-fondatore Revue Noir), Thyago Nogueira (capo dipartimento di Fotografia Instituto Moreira Salles, Brasile) e Filippo Maggia (direttore di Fondazione Fotografia Modena).
I progetti selezionati sono i seguenti:
• La serie fotografica Homework di Gianni Ferrero Merlino (Torino, 1976), un lavoro di sperimentazione in bianco e nero sulle potenzialità dell’immagine come disegno;
• La serie Golden Jail | Discovering Subjection di Eva Frapiccini (Recanati, 1978), che riflette sui metodi di cancellazione e preservazione del potere attuati in Bahrein e in Egitto durante la Primavera araba;
• La serie Keep follow the path, you can’t miss it di Marco Lachi (Firenze, 1979), una sequenza fotografica ancora in progress sull’area fluviale della Bassa Padana e sulle conseguenze della crisi economica;
• L’installazione Ground Zero di Tiziano Rossano Mainieri (Bologna, 1982), composta da quattro fotografie e da un’opera video che riflettono sul rischio della perdita di una memoria collettiva;
• Il lavoro fotografico Quasi Altrove di Angelo Marinelli (Monteiasi, TA, 1979), documentazione di una Roma del futuro, deserta e disabitata, le cui atmosfere stranianti fanno eco a una decadenza che l’artista vede già in atto nel presente;
• Il progetto SM di Egle Picozzi (Oristano, 1979), che mette in scena attraverso una serie di autoritratti fotografici le diverse fasi di malattia della sclerosi multipla, tra alterazioni fisiche e mutata percezione di sé;
• Il libro fotografico Big Sky Hunting di Alberto Sinigaglia (Arzignano, 1984), che conduce in un viaggio verso i limiti della rappresentazione dello spazio e del cosmo;
• Il libro fotografico Ekaf di Luca Spano (Cagliari, 1982), racconto storico, antropologico e narrativo di un luogo immaginario, ricostruito attraverso la reinterpretazione di materiali e documenti esistenti;
• Il volume The little book of Kabul di Lorenzo Tugnoli (Lugo, 1979), che ritrae la città di Kabul attraverso le attività quotidiane di una serie di artisti, musicisti e poeti che vi risiedono;
• Il progetto fotografico Lo Vaco/Il Vuoto di Alessio Giacomo Zemoz (Aosta, 1985), un’esplorazione sulla percezione sociale del paesaggio abbandonato della Valle d’Aosta.
Oltre al premio in denaro e alla mostra, il vincitore vedrà entrare le sue opere nella collezione di fotografia italiana contemporanea della Fondazione. Inoltre, in occasione della premiazione, Sky Arte HD produrrà uno speciale tv che racconterà il premio in tutte le sue fasi, dalla selezione dei migliori progetti alla proclamazione in mostra del vincitore.
“L’obiettivo di questo Premio – spiega Filippo Maggia, direttore di Fondazione Fotografia – è sostenere le ricerche emergenti del nostro Paese e creare nuove occasioni di visibilità per gli artisti che si trovano in una fase di consolidamento della carriera. L’ingresso delle loro opere in un’importante collezione, l’allestimento di una personale in uno spazio istituzionale, così come un significativo sostegno economico al loro lavoro, sono azioni in grado di contribuire efficacemente alla costruzione di un profilo artistico. Non dimentichiamo inoltre che i progetti sono passati al vaglio di una giuria internazionale composta da curatori di rilievo, che ci auguriamo possano a loro volta diventare per i nostri artisti italiani un ulteriore veicolo di connessioni e opportunità”.
Aggiunge il presidente Andrea Landi: “Sin dagli esordi Fondazione Fotografia Modena ha affiancato alle attività espositive e alla didattica progetti in grado di sostenere gli artisti emergenti. Ora, grazie all’importante partnership con Sky Arte HD, che riserva grande attenzione alla fotografia all’interno del suo palinsesto, abbiamo l’opportunità di offrire una visibilità eccezionale alle nuove personalità della fotografia italiana, nella speranza di ritrovarle tra qualche anno a rappresentare la nostra scena artistica nei grandi musei.”