MODENA. E’ Diana Baldon, 43 anni, padovana, già direttrice del Malmö Konsthall di Malmö in Svezia, il nuovo direttore di Fondazione Fotografia Modena.
Baldon ricoprirà l’incarico a partire dal 1° giugno 2017, succedendo a Filippo Maggia che manterrà la direzione del Master di Alta Formazione sull’immagine contemporanea.
“Sono onorata di essere parte di Fondazione Fotografia, un’istituzione che gode di un’alta reputazione in Italia – ha detto Diana Baldon – desidero contribuire alla sua identità, al suo futuro, considerando il medium della fotografia all’interno di un orizzonte più vasto, che ne vede un utilizzo centrale da parte della società grazie allo sviluppo delle tecnologie digitali. Le trasformazioni nel campo della fotografia degli ultimi vent’anni hanno avuto portata epocale, e il suo sviluppo è tuttora in corso: Fondazione Fotografia, in questo senso, offre una prospettiva di ricerca unica e questo è uno dei motivi per cui ho scelto di lavorare in quest’istituzione“.
Diana Baldon ha ripercorso brevemente il suo curriculum: dopo gli studi al Dams di Bologna, nel 1998 si è trasferita all’estero per lavorare in musei e istituzioni a Ginevra, poi a Berlino, Vienna, Stoccolma e Copenhagen. Dal 2014 al 2016 è stata la Direttrice della Malmö Konsthall, Svezia; prima ancora è stata la Direttrice di Index – The Swedish Contemporary Art Foundation, a Stoccolma. Tra il 2007 e il 2011 ha lavorato come curatrice e membro del corpo docente dell’Accademia di Belle Arti di Vienna. “Lavorare all’estero mi ha insegnato ad amare l’Italia. Sono tornata perché nel nostro paese abbiamo un’innata passione per la cultura. Non parlo solo di arti visive ma di cultura tout court. Modena, in particolare, è una città in cui sono stata spesso durante gli anni dell’Università, conosco la mentalità emiliana e mi immaginavo bene qui“.
Diana Baldon lavorerà alla programmazione espositiva di Fondazione Fotografia a partire dal 2018: “Devo ancora familiarizzare con la struttura perchè sono arrivata da poco e quindi non posso anticipare nomi, ma idee e temi sì. Quello che più mi ha colpito nell’esplorare la storia della Fondazione è il fatto che finora le mostre non hanno preso in considerazione il fatto che ci sono anche molte donne fotografe che hanno lasciato un segno importante nella storia della fotografia. Penso a Cindy Sherman, o Ahlam Shibli, con cui ho già lavorato nel 2007, e che sarà presentatata a Documenta a Kassel. Questo mi offre grandi possibilità e materiale su cui lavorare”
Diana Baldon è nata a Padova 43 anni fa. Ha studiato Arti Visive al Dams di Bologna e si è laureata con una tesi in Museologia sul Musée d’Art Moderne et Contemporain di Ginevra dove ha poi lavorato per due anni. Nel 2004 è stata nominata direttrice della Max Wigram Gallery di Londra; tre anni dopo si è trasferita a Vienna per assumere l’incarico di curatrice e docente universitaria all’Academy of Fine Arts. Nel 2012 è stata nominata direttrice della Swedish Contenporary Art Foundation di Stoccolma. Dal 2014 al 2016 è stata direttrice del Malmö Konsthall di Malmö.