Ha cancellato con della vernice bianca una delle foto che l’hanno reso più celebre al mondo: il ritratto di Falcone e Borsellino. L’ha fatto per protesta, Tony Gentile, per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di modificare la legge italiana sul diritto d’autore relativo alla fotografia.
Un flash mob in cui fotografo ed autore della nota fotografia ha portato l’attenzione su una tematica molto delicata.
Tony Gentile, la vernice sullo scatto di Falcone e Borsellino
La scelta di cancellare i volti dei magistrati per Gentile è stato un gesto simbolico. Un gesto compiuto su una sua fotografia, la stessa che l’ha portato ad essere conosciuto in tutto il mondo. Non a tutti, però, è piaciuto il fatto che ad essere cancellati siano stati proprio i volti di Falcone e Borsellino.
Ecco la risposta di Gentile.
“Oggi ho compiuto un gesto forte, un gesto simbolico e provocatorio e da più parti sono stato attaccato perché non avrei dovuto usare questa foto (una mia foto) per attirare l’attenzione su un importante tema che riguarda tutta la fotografia“.
“Qualcuno mi ha anche detto che cercavo 10 minuti di celebrità, è chiaro che non mi conosce. Certo dopo 30 anni di onorata carriera in cui ho fatto di tutto e di più nel mio specifico settore fotografico ti rendi conto di come la gente a volte scrive solo per fare esercizio fisico con le dita sulla tastiera, senza riflettere e approfondire prima di esprimersi. C’è invece chi desidera approfondire“.
Le fasi della protesta
Le fasi della protesta del fotografo, per chi non ha potuto partecipare fisicamente al flash mob di Palermo, sotto il murale della Cala, sono state riprese in diretta e poi pubblicate sulla pagina Facebook di Tony Gentile.
Il fotografo ha prima spiegato perché ha deciso di cancellare con la vernica bianca i volti dei due magistrati, di cui in questi giorni si sta ricordando la scomparsa, passando successivamente all’azione, sempre ripreso dai colleghi.
