Il 15 novembre, a Venezia, si è svolta l’assegnazione del Premio Paolo Cardazzo 2021.
Il premio, alla sua prima edizione, è stato istituito per volontà di Gabriella Cardazzo in memoria del fratello Paolo architetto, gallerista ed editore. Una figura importante che, a partire dagli anni Settanta, è stato protagonista dell’arte contemporanea da Venezia e Milano, tra la Galleria del Cavallino e quella del Naviglio.
Il Premio prevede un contributo di 5 mila euro da assegnare ad un’artista di età inferiore ai 40 anni per la realizzazione di un progetto artistico. L’opera dovrà essere inedita e originale e realizzata mediante le molteplici forme artistiche del contemporaneo. Modalità unica di premio nel nostro Paese nel reparto contemporaneo.
Premio Paolo Cardazzo 2021: le vincitrici
Per questa prima edizione la giuria internazionale di esperti selezionatori ha vagliato 18 candidature di artisti provenienti da Bosnia, Francia, Gran Bretagna, Italia e Serbia.
La giuria, formata da Giuliana Carbi Jesurun, Gabriella Cardazzo, Fulvio dell’Agnese, Luigino Rossi, Catherine Thieck e Janka Vukmir, ha determinato l’assegnazione del Premio ex aequo alle artiste italiane Silvia Hell per il progetto “Non c’è opera d’arte che non faccia appello a un popolo che non esiste ancora” e Giulia Iacolutti per il progetto fotografico “Dopamina. Uno studio visivo sugli ormoni dell’amore”.
Le autrici sono state, rispettivamente, invitate da Alberto Zanchetta e Gian Carlo Venuto.
La giuria, elogiando la presentazione dei progetti per l’alto livello, ha voluto in aggiunta, segnalare con una speciale menzione ai lavori di Enrico Antonello, Furio Ganz e Mattia Ruffolo, Davide Mancini Zanchi, Miriam Montani, Genevieve Murphy, Francesco Poiana e Dominik Ritszel.
Durante la premiazione, in presenza di esperti dell’arte contemporanea e autorevoli rappresentanti veneziani del settore, Trieste Contemporanea ha annunciato che renderà disponibile un periodo dal giugno 2022 per l’esposizione delle due produzioni vincitrici e la pubblicazione rispettivo catalogo.
Chi era Paolo Cardazzo?
Paolo Cardazzo (Venezia 1936 – 2011) dal 1966 al 1994 (fino al 1987 con la sorella Gabriella) dirigeva a Venezia la galleria del Cavallino (aperta dal padre Carlo nel 1942) allargando l’interesse di una delle importanti gallerie storiche italiane alle esperienze sperimentali della videoarte.
Paolo, usando già alla fine degli anni Sessanta i primi videotapes non ancora professionali, porta Il Cavallino di Venezia ad essere uno dei tre maggiori centri italiani che negli anni Settanta dedicati alla ricerca e alla produzione artistica attraverso questo nuovo medium coinvolgendo artisti italiani (Vincenzo Agnetti, Claudio Ambrosini, Anna Valeria Borsari, Pier Paolo Fassetta, Michele Sambin, Guido Sartorelli, Mario Sillani, Luigi Viola,) e stranieri (tra i quali Marina Abramović, Douglas Davis, Les Levine).
Il Cavallino produsse allora, fino al 1981, quasi 150 opere che ebbero una notevole circolazione nazionale e internazionale, alcune delle quali hanno segnato la storia di questo linguaggio.