REGGIO EMILIA. Dal 6 maggio al 10 luglio si rinnoverà l’appuntamento con la fotografia internazionale per la XI edizione di Fotografia Europea dedicata, per questo 2016, alla Via Emilia, un argomento che riprende, a trent’anni di distanza, Esplorazioni sulla via Emilia (1986), l’opera collettiva sul paesaggio a cura di Luigi Ghirri che, con un gruppo di fotografi e scrittori, raccontava il “volto di un paese reale”.
La via Emilia. Strade, viaggi, confini sarà dunque il tema attorno a cui ruoterà l’intera edizione, una riflessione sul tema della strada che partirà dalla grande arteria romana che va “dal fiume al mare” per approdare alle vie del mondo, ai luoghi di transito e di confine nella società odierna e che per la prima volta in assoluto coinvolgerà altre città emiliane lungo il percorso espositivo.
In questo articolo la carrellata di mostre del circuito ufficiale nella città di Reggio Emilia.
LE MOSTRE
CHIOSTRI DI SAN PIETRO
DA GHIRRI A JODICE. Ai Chiostri, uno dei fulcri di Fotografia Europea, sarà esposta la mostra 1986. Esplorazioni sulla via Emilia, a cura di Laura Gasparini, con una selezione di opere di Olivo Barbieri, Gabriele Basilico, Vincenzo Castella, Giovanni Chiaramonte, Vittore Fossati, Luigi Ghirri, Guido Guidi, Mimmo Jodice, Klaus Kinold, Claude Nori, Cuchi White, Manfred Willman e il video di Nino Criscenti. In mostra materiali originali dell’epoca, come il catalogo, le maquette di preparazione e i provini a contatto.
NUOVI INTERPRETI. La rassegna si completerà con la sezione 2016. Nuove esplorazioni: a testimoniare la continuità di un impegno, Fotografia Europea ha commissionato a sette autori contemporanei le “nuove esplorazioni” della via Emilia. Un viaggio sorprendente, tra realtà e immaginazione, tra documentazione e invenzione, che renderà davvero unica questa edizione del festival. Gli autori in mostra sono: Alain Bublex, Stefano Graziani, Antonio Rovaldi, Sebastian Stumpf, Davide Tranchina, Paolo Ventura, Lorenzo Vitturi.
AGENZIA MAGNUM. Sempre ai Chiostri anche la mostra Exile con opere di 24 fotografi appartenenti all’agenzia Magnum. Sono immagini di reportage, scattate dai grandi interpreti di questo genere (come Werner Bischof, Robert Capa, Stuart Franklin, Paolo Pellegrin, Abbas, Chris Steele-Perkins, Philip Jones Griffiths, Leonard Freed…) in cui il tema dell’esilio è visto come una strada a un’unica direzione di cui è negato il ritorno, come una condizione di non appartenenza, un luogo estraneo alla propria storia e cultura. Una mostra che dalla storia arriverà alle tragiche pagine dell’attualità.
i giovani di DICIOTTOVENTICINQUE. Sulla scia del successo ottenuto nelle precedenti edizioni, ai Chiostri di San Pietro ritornerà il progetto Speciale Diciottoventicinque dedicato ai progetti realizzati da 60 ragazzi tra i 18 e i 25 anni.
LIBRI FOTOGRAFICI. I primi libri fotografici hanno contribuito a creare e a rafforzare una geografia immaginaria dei luoghi, modellando la nostra percezione dello spazio e del tempo. Attorno a questo concetto ruota la mostra di libri fotografici curata da Ilaria Campioli che presenterà volumi che utilizzano la stessa struttura narrativa e visuale cara alle esplorazioni del XIX e XX secolo. Un modo per riflettere sulle complesse relazioni fra scoperta, viaggio e conquista.
PALAZZO MAGNANI
Per la prima volta in Italia, Palazzo Magnani renderà omaggio a Walker Evans (1903-1975) con un’esposizione di oltre 150 immagini e 80 riviste. Una mostra nella mostra con titoli e due curatele diverse. La prima, Walker Evans. Anonymous, curata da David Campany, Jean-Paul Deridder e Sam Stourdzé, presenterà il lavoro foto-redazionale sviluppato da Evans su numerose riviste americane a partire dal 1929. La seconda mostra, invece, Walker Evans. Italia, curata da Laura Gasparini e prodotta espressamente per Fotografia Europea 2016, proporrà 50 sue fotografie tra le più famose che hanno ispirato il linguaggio poetico di molti dei fotografi.
SPAZIO GERRA
Allo Spazio Gerra si terrà la mostra Disco Emilia dedicata alle sale da ballo che hanno popolato la Regione tra i primi anni Settanta e la fine degli anni Ottanta. In mostra una vera epopea del costume in cui musica, immagine, moda, tecnologia e spettacolo si sono mescolati freneticamente. A raccontare questo fenomeno sociale e culturale saranno le immagini di Gabriele Basilico, che nel 1978, con la sua serie Dancing in Emilia, ritrasse la prima fase di questo fenomeno, per poi trasferirsi nell’attualità con le fotografie di Andrea Amadasi, Hyena e Arianna Lerussi.
PALAZZO DA MOSTO
Dalla via Emilia al mondo è il titolo della mostra curata dal comitato scientifico del festival che presenterà le opere di Ziad Antar, Paola De Pietri, Gulnara Kasmalieva & Muratbek Djumaliev, Kent Klich, Bettina Lockemann, Maanantai Collective, Michael Najjar, Paolo Pellegrin, Katja Stuke & Oliver Sieber.
Si tratta in pratica di nove mostre personali, di autori provenienti da diversi paesi europei (dalla Svezia alla Germania, dalla Finlandia all’Italia) che affronteranno attraverso diversi media, dalla fotografia alla videoinstallazione, le tematiche del viaggio, del confine, tanto nei suoi aspetti sociali quanto in quelli individuali. Molti di questi autori, protagonisti della scena artistica internazionale, esporranno per la prima volta in Italia.
PALAZZO DEI MUSEI
Palazzo dei Musei aprirà le proprie sale a Paolo Gioli, uno dei grandi maestri della fotografia italiana e internazionale, con la mostra Nature attraverso in cui Gioli si è misurato con gli spazi e le raccolte dei Musei Civici di Reggio, realizzando una serie di opere inedite, ottenute attraverso la tecnica del fotofinish. Palazzo dei Musei ospiterà inoltre la personale di Fabio Boni che celebrerà i 150 anni di vita della Croce Rossa, attraverso i ritratti dei suoi volontari.
CHIOSTRI DI SAN DOMENICO
Lo spazio sarà dedicato alle esposizioni di 5 autori europei selezionati dal comitato scientifico tra gli oltre 250 progetti pervenuti da una Public Call.
Si va dalle ricerche di Filippo Minelli che con il progetto Padania Classic documenterà il cambiamento del paesaggio architettonico contemporaneo padano dagli anni ’80 ad oggi, tralasciando volutamente paesaggi naturali e patrimonio storico, a quelle del duo Luca Santese e Pasquale Bove che, con Italy&Italy, articoleranno in modo organico l’iconografia degli anni Novanta, focalizzandosi sulla vita quotidiana e mondana riminese, alle indagini condotte da Françoise Beauguion, In the country nowhere – Migrations to Europe, che analizzerà il tema delle migrazioni in Europa, da Ikuru Kuwajima, Trail, che documenterà il suo viaggio in auto nelle montagne del Pamir nel Tagikistan lungo il confine afgano, e da Cyrus Mahboubian e Sophie Nicole Culière, Wanderlust, in cui la strada è la traccia per raccontare il passaggio dell’uomo nel mondo.
PALAZZO CASOTTI
Sempre in quest’ambito, Palazzo Casotti ospiterà Sideways, una mostra dedicata a fotografi emergenti under 35, a cura di Daniele De Luigi, in collaborazione con GAI Associazione per il circuito dei Giovani Artisti Italiani.
GALLERIA PARMEGGIANI
Alla galleria due rassegne dedicate ad autori nati e attivi sul territorio. La prima è Viaggio nel tempo dell’iPhonegraphy di Giuliano Ferrari che ripercorrerà e attualizzerà le tappe del Grand Tour, che vedeva ricchi giovani dell’aristocrazia europea, a partire dal XVII secolo, scendere in Italia per conoscere l’antichità, la pittura rinascimentale e il paesaggio, utilizzando la camera fotografica dell’iPhone. La seconda mostra esposta, invece, è Columnae Herculis: architetture di confine e strategie urbanistiche militarizzate un progetto di Saverio Cantoni, a cura di Giovanna Calvenzi, che affronterà le strategie architettoniche e urbanistiche che coinvolgono la costruzione e il mantenimento del confine meridionale della zona demilitarizzata tra le due Coree.
COLLEZIONE MARAMOTTI
La Collezione ha scelto di ospitare due mostre. La prima è il progetto di Claudia Losi How do I imagine to being there? che prende avvio da una cronaca di viaggio, da un reale attraversamento delle isole di S.ta Kilda nel 2012 per poi approdare alla costruzione di nuove mappe mentali e artefatti che costituiscono sedimentazioni mnemoniche del paesaggio. La seconda è So near, so far di Paolo Simonazzi che restituirà uno sguardo originale sul territorio reggiano, inteso come crocevia di comunicazioni semantiche, culturali, linguistiche, visuali attraverso una scelta di scatti che coprono gli ultimi vent’anni del suo lavoro.
Le mostre però non sono finite. Presto uscirà il dettaglio con tutte le mostre Off e qui potete trovare già adesso tutte le mostre al di fuori di Reggio Emilia che rientrano nel circuito ufficiale di Fotografia Europea. Da quest’anno infatti, la manifestazione vanta una collaborazione che scavalca i confini reggiani per sfociare fino a Bologna e Parma.
Fotografia Europea apre i suoi confini: ecco le mostre a Parma, Bologna e Rubiera
FOTOGRAFIA EUROPEA 2016 – XI edizione
LA VIA EMILIA. Strade, viaggi, confini
Reggio Emilia 6 maggio – 10 luglio 2016Informazioni: tel. 0522.456219; mail: info@fotografiaeuropea.it
Sito internet: www.fotografiaeuropea.it