ROMA. Sarà esposta dal 26 settembre 2014 al 6 gennaio 2015, presso il Museo dell’Ara Pacis, la mostra retrospettiva Henri Cartier-Bresson a cura di Clément Chéroux (storico della fotografia e curatore presso il Centre Pompidou, Musée national d’art moderne) e ora in corso al Centre Pompidou di Parigi.
L’esposizione viene presentata a dieci anni esatti dalla morte di Henri Cartier-Bresson e propone una nuova lettura dell’immenso corpus di immagini che Cartier-Bresson ci ha lasciato. Copre l’intero percorso professionale del grande fotografo ed è il frutto di un lungo lavoro di ricerca svolto dal curatore nel corso di molti anni di studio nell’archivio di Cartier-Bresson. Saranno esposte oltre 500 tra fotografie, disegni, dipinti, film e documenti, riunendo le più importanti icone ma anche le immagini meno conosciute del grande maestro.
Le mostre retrospettive dedicate a Henri Cartier-Bresson, fin’ora hanno sempre cercato di dimostrare il senso di unità del suo lavoro sottolineando la sua abilità nel cogliere i “momenti decisivi”. Questa esposizione vuole mostrare, invece, come ci sia stato non uno ma diversi Cartier-Bresson: il fotografo, vicino al movimento Surrealista intorno agli anni Trenta, il militante documentarista della Guerra civile spagnola e della Seconda guerra mondiale, il reporter degli anni Cinquanta e Sessanta e infine, cominciando negli anni Settanta, l’artista più intimista.
La mostra è promossa da Roma Capitale Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e prodotta da Contrasto e Zètema Progetto Cultura, e seguiranno ulteriori dettagli.