Dal 20 marzo Tre Oci Venezia ospiterà l’attesissima mostra di Letizia Battaglia.
Un viaggio fotografico per scoprire l’intera carriera di una delle protagoniste più significative della fotografia italiana.
300 fotografie in mostra
La mostra, curata da Francesca Alfano Miglietti, presenta 300 fotografie, molte delle quali inedite, che rivelano il contesto sociale e politico nel quale sono state scattate.
La scelta delle fotografie, svolta in collaborazione con l’archivio di Letizia Battaglia, si è avvalsa inizialmente del contributo di Marta Sollima e, per la ricerca delle successive selezioni, di Maria Chiara Di Trapani.
Il percorso espositivo, ordinato tematicamente, si focalizza su quegli argomenti che hanno costruito la cifra espressiva più caratteristica di Letizia Battaglia, che l’ha portata a fare una profonda e continua critica sociale, evitando i luoghi comuni e mettendo in discussione i presupposti visivi della cultura contemporanea.
I ritratti di donne, di uomini o di animali, o di bimbi, sono solo alcuni capitoli che compongono la rassegna. A questi si aggiungono quelli sulle città come Palermo, e quindi sulla politica, sulla vita, sulla morte, sull’amore e due filmati che approfondiscono la sua vicenda umana e artistica.
Quello che ne risulta è il vero ritratto di Letizia Battaglia.
Un’intellettuale controcorrente ma anche una fotografa poetica e politica; una donna che si è interessata di ciò che la circondava e di quello che, lontano da lei, la incuriosiva.
Come ha avuto modo di ricordare la stessa Battaglia, “La fotografia l’ho vissuta come documento, come interpretazione e come altro ancora […]. L’ho vissuta come salvezza e come verità”
Non sono una fotografa
“Io sono una persona -afferma Letizia Battaglia – non sono una fotografa. Sono una persona che fotografa. La fotografia è una parte di me, ma non è la parte assoluta, anche se mi prende tantissimo tempo”.
“Quelle che il progetto della mostra si propone di esporre sono ‘forme d’attenzione’ – ricorda Francesca Alfano Miglietti – Qualcosa che viene prima ancora delle sue fotografie, perché Letizia Battaglia si è interrogata su tutto ciò che cadeva sotto al suo sguardo, fosse un omicidio o un bambino, uno scorcio o un raduno, una persona oppure un cielo. Guardare è stata la sua attività principale, che si è ‘materializzata’ in straordinarie immagini”.
Fotografia in strada
Conosciuta soprattutto per aver documentato con le sue fotografie quello che la mafia ha rappresentato per la sua città, dagli omicidi ai lutti, dagli intrighi politici alla lotta che s’identificava con le figure di Falcone e Borsellino, nel corso della sua carriera Letizia Battaglia ha raccontato anche la vita dei poveri e le rivolte delle piazze, tenendo sempre la città come spazio privilegiato per l’osservazione della realtà, oltre che del suo paesaggio urbano.
Battaglia ‘tratta’ il suo lavoro come un manifesto, esponendo le sue convinzioni in maniera diretta, vera, poetica e colta, rivoluzionando così il ruolo della fotografia di cronaca.
Impara la tecnica direttamente ‘in strada’, e le sue immagini si distinguono da subito per il tentativo di catturare una potente emozione e quasi sempre un sentimento di ‘pietas’.
I documentari
Molti sono i documentari che hanno indagato la sua figura di donna e di artista, il più recente dei quali è stato presentato all’edizione 2019 del Sundance Film Festival. Il film Shooting The mafia, per la regia di Kim Longinotto, racconta Letizia Battaglia, giornalista e artista, che con la sua macchina fotografica, e la propria movimentata vita, è testimone in prima persona di un periodo storico fondamentale per la Sicilia e per l’Italia tutta, quello culminato con le barbare uccisioni di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
Letizia Battaglia. Fotografia come scelta di vita | |
Dove | Casa dei Tre Oci Fondamenta delle Zitelle, 43, Giudecca, Venezia |
Quando | 20.03.2019 – 18.08.2019 |
Orari | Tutti i giorni 10-19; chiuso martedì |
Ingresso | 12 euro intero |
Info | Dog friendly www.treoci.org |