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Lisette Model e Horst P. Horst sono i protagonisti della nuova mostra a Camera, Centro Italiano per la Fotografia di Torino.
La doppia personale, tra le più attese del 2021, porterà al centro espositivo di via delle Rosine 18 le fotografie dell’ironica e dissacrante street photographer e del genio della fotografia di moda. Due punti di riferimento nello sviluppo del proprio specifico genere fotografico ed ispiratori di intere generazioni.
Lisette Model e Horst P. Horst: due visioni opposte
Nonostante l’avvicinamento al mondo della fotografia inizi per entrambi a Parigi negli anni Trenta, il loro atteggiamento nei confronti dei soggetti ritratti è totalmente opposto. Per l’autrice austriaca, infatti, i soggetti ritratti diventano caricature di sé stessi, emblema di una società goffa e decadente. Per l’autore tedesco, invece, le proprie modelle rappresentano un’eleganza senza tempo, dai richiami classici e dalla bellezza statuaria.
Le mostre si presentano dunque come un’occasione per scoprire due grandi protagonisti della storia del linguaggio fotografico in grado di rilevare la ricchezza culturale dei decenni in esame.
Lisette Model: Street Life
La mostra dedicata a Lisette Model, a cura di Monica Poggi, è la prima antologica realizzata in Italia. Con una selezione di oltre 130 fotografie, l’esposizione ripercorre la carriera dell’artista sottolineandone l’importanza avuta negli sviluppi della fotografia degli anni Cinquanta e Sessanta del secolo scorso.
Il suo nome è spesso associato al periodo di insegnamento. Ha avuto come allievi diversi autori che sarebbero poi diventati a loro volta fotografi fra i più celebri del Novecento, come Diane Arbus e Larry Fink. La sua influenza, tuttavia, ha avuto un raggio d’azione ben più vasto, anche grazie a una spiccata capacità nel cogliere con ironia e sfrontatezza gli aspetti più grotteschi della società americana del dopoguerra.
Nel periodo di maggiore crescita per gli Stati Uniti, dove tutto sembrava proteso verso il più roseo futuro, ha ‘osato vedere’, la realtà in tutte le sue forme, anche in quelle meno piacevoli. Le inquadrature ravvicinate, l’uso ricorrente del flash, i contrasti esasperati sono tutti espedienti volti ad accentuare le imperfezioni dei corpi, gli abiti appariscenti, la gestualità sguaiata.
Non c’è interazione fra Model e i suoi soggetti. Questi, infatti, sono colti tendenzialmente all’improvviso, mentre mangiano, cantano o gesticolano goffamente, trasformati dai suoi scatti in personaggi da osservare e indagare. La strada, gli anfratti del Lower East Side e i bar sono per lei i palcoscenici perfetti sui quali agiscono ignari attori di un’irriverente commedia umana.
Questa sua rivisitazione personale all’approccio documentario la rende, di fatto, precorritrice di un modo di utilizzare la fotografia. Un approccio che troverà poi piena realizzazione con gli autori dell’epocale mostra “New Documents” al MoMA nel 1967.
Le foto di Model in mostra a Torino
Il percorso di mostra – realizzata grazie alla collaborazione con la mc2gallery di Milano, la Galerie Baudoin Lebon di Parigi e la Keitelman Gallery di Bruxelles – prende avvio in Francia. È qui che la Model inizia a fotografare negli anni Trenta grazie agli insegnamenti della sorella Olga. In questo periodo realizza Promenade des Anglais, una delle sue serie più note. Un progetto dedicato alla borghesia pigra e decadente che passa l’estate in villeggiatura a Nizza, e racconta la vita dei parigini che trascorrono le loro giornate fra le strade della città.
Dopo il trasferimento negli Stati Uniti inizia sistematicamente a fotografare gli abitanti di New York. Non manca uno sguardo sprezzante e ironico realizzando alcune delle sue immagini più iconiche.
In mostra sono presenti anche progetti meno conosciuti, come il reportage dedicato alla Lighthouse di San Francisco, un’organizzazione che offre lavoro e assistenza a persone cieche o quello realizzato durante le gare equestri a Belmont Park.
La città è presente anche nelle prime serie realizzate subito dopo il suo arrivo: Reflections e Running Legs. Qui viene ritratta attraverso i riflessi creati dalle vetrine dei negozi e attraverso le gambe di frenetici passanti. Le merci e gli edifici si fondono e confondono con le persone che passeggiano, in un insieme che è al contempo surreale e documentario.
Non mancano ovviamente anche i suggestivi scatti realizzati all’interno dei locali di musica jazz. Luoghi da lei definiti come luoghi dove ricercare la vera essenza degli Stati Uniti. Fra i personaggi ritratti in questo contesto ci sono anche Bunk Johnson, Count Basie, Dizzy Gillespie, Bud Powell, Percy Heath, Chico Hamilton, Ella Fitzgerald e Louis Armstrong.
Horst P. Horst. Style and Glamour
Il percorso espositivo, realizzato grazie alla collaborazione con l’Horst P. Horst Estate e Paci contemporary gallery di Brescia, è curato da Giangavino Pazzola. Si sviluppa in maniera cronologica e, con una selezione di circa 150 opere di vario formato, prende in considerazione i principali periodi creativi di Horst P. Horst, ripercorrendone la storia negli snodi fondamentali della sua evoluzione, dagli esordi alle ultime realizzazioni.
La mostra presenta sessant’anni di carriera del fotografo di moda di origine tedesca. Si parte dai primi successi con “France Vogue” nell’Europa tra le due guerre (1931-1939) fino all’affermazione negli States, terra in cui ottiene la cittadinanza (1943). Si arriva poi al termine del percorso professionale negli anni Ottanta.
Horst P. Horst: cosa vedere alla mostra di Torino
Le diverse sezioni si articolano in maniera tale da sottolineare alcuni punti salienti dell’intera produzione artistica di Horst. Si va dal legame con l’arte classica che, tuttavia, non esclude le influenze delle avanguardie e ci si sposta verso l’indagine visiva sull’armonia e l’eleganza della figura umana impreziosita dalla perfetta padronanza dell’illuminazione della scena.
Ancora, non mancano in mostra, la proficua e duratura collaborazione con “Vogue”, rivista per la quale il fotografo ha firmato decine di copertine. Si passa poi ai ritratti di personaggi del mondo della moda e dell’arte, spesso ambientati nelle proprie dimore. Immagini, queste, attraverso le quali l’autore rivela ancora una volta le sue indiscutibili capacità compositive.
La prima sezione funge da introduzione all’autore e ai suoi interessi di ricerca. Si esplorano qui il rapporto natura-cultura, il ritratto ambientato e la grande cura del dettaglio. Elementi riscontrabili sia nelle fotografie nelle quali immortala il milieu intellettuale della Parigi degli anni Trenta che negli autoritratti e nelle nature morte.
Nella seconda sezione, trovano spazio le opere realizzate durante la fase parigina e quella newyorchese, periodi molto prolifici, influenzati dal romanticismo e dal surrealismo. È qui che realizza immagini iconiche quali Mainbocher Corset, Paris, 1939, e Hand, Hands, New York, 1941. L’uso del colore nella fotografia di moda è il soggetto che apre la sezione nella quale vengono ospitate le più celebri copertine di “Vogue”.
A fare da trait d’union troviamo le sorprendenti immagini d’interni realizzate a partire dagli anni Quaranta. Fotografie divenute presto una delle occupazioni principali del fotografo, anche grazie all’interesse di Diana Vreeland (direttrice di “Vogue” dal 1962), che commissiona ad Horst una serie di servizi su case e giardini degli artisti e delle celebrità.
Tra tanti realizzati dall’autore, un focus viene dedicato all’Italia, con l’appartamento romano dell’artista Cy Twombly. Un ambiente adornato di proprie opere e sculture classiche, con il fascino senza tempo della tenuta di Villar Perosa, all’interno della quale posa un’elegantissima Marella Agnelli.
A completare la mostra, che si muove sempre a cavallo tra le opere più note dell’autore e una serie sorprendenti inediti, le immagini tratte dalla rinomata serie Round the clock, New York, 1987. Un’ultima sintesi di radicalità, talento e visione di una delle figure di spicco della fotografia del XX secolo.
Camera Doppia, Lisette Model e Horst P Horst | |
Dove | Camera, Centro Italiano per la Fotografia, via delle Rosine 18, Torino |
Quando | fino al 4 luglio 2021 |
Orari | Lunedì, mercoledì, venerdì, sabato, domenica 11-19. Giovedì 11-21. Martedì chiuso. Consultare orari in base Dpcm. |
Ingresso | 10 euro intero; 6 euro ridotto |
Info | www.camera.to |