Prosegue, fino al 29 agosto, la mostra di Paolo Pellegrin alla Venaria Reale di Torino.
L’esposizione trova spazio nelle sale delle arti della Reggia, grandiosa residenza sabauda alle porte di Torino dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, con più di 200 fotografie e quattro video. Lo scopo è permettere al visitatore di riflettere su alcuni momenti cruciali della storia recente, attraverso gli occhi del fotografo.
Paolo Pellegrin, cosa vedere alla mostra alla Venaria
Frutto di un accurato lavoro sul suo archivio, la mostra mette in luce l’indagine di Pellegrin sulla condizione umana. La tensione tra sofferenza e violenza, tra tragedia e bellezza, è evidente in tutta l’esposizione, in un percorso non cronologico né geografico, dove non esiste gerarchia tra i soggetti delle fotografie, alcune ben note al pubblico, altre invece inedite.
Le oltre 200 fotografie, infatti, portano dai conflitti armati che dilaniano il mondo,
all’emergenza climatica di cui è protagonista la natura, e noi con lei. Ma anche tra le pareti del suo studio, “ripensato” ad ogni successiva tappa della mostra, per permettere all’osservatore di entrare nel mondo dell’autore e di indagare con maggiore profondità le scelte, le intuizioni, le urgenze di uno sguardo inarrestabile e onnivoro.
La mostra presenta, inoltre, una sezione speciale ed inedita dedicata ad un racconto personale ed intimo di Pellegrin. Stiamo parlando delle fotografie realizzate in Svizzera con la propria famiglia durante il periodo della quarantena per il lockdown del coronavirus.
Le pareti espositive sono prive di testo, per permettere allo spettatore un più forte coinvolgimento visivo mentre una brochure cartacea, disponibile all’ingresso, accompagna la visita con didascalie e approfondimenti.
L’alternanza tra buio e luce
Dopo essere stata presentata al MAXXI di Roma e alla Deichtorhallen di Amburgo, “Un’antologia” arriva alle Sale delle Arti della Venaria Reale in una versione rivista. Curata da Germano Celant ogni esposizione si adatta al luogo e agli spazi in cui dovrà essere ospitata.
Nelle precedenti edizioni, infatti, il percorso espositivo si svolgeva metaforicamente dal “buio” alla “luce”, con l’intento di dar voce ai tratti più estremi dell’esistenza, documentati da Pellegrin in anni di lavoro.
Alla Reggia, invece, il tema della guerra apre la mostra con l’ampio collage della battaglia di Mosul, allegoria dei conflitti e delle loro conseguenze. Tuttavia, in questa sede, il “buio” e la “luce” sono intervallati in modo tale che le immagini della guerra, della morte, dei rifugiati, dei muri e dei confini artificiali siano affiancate alle immagini dedicate all’impegno umanitario e alla grandezza della natura.
Dal mondo intorno all’indagine personale
I fenomeni naturali sono indagati nelle forme sia benefiche che terrificanti.
Dal paesaggio australiano, devastato dagli incendi boschivi, agli imponenti ghiacciai in Antartide, che continuano a sciogliersi a ritmi sostenuti, dalle acque ingrossate dallo tsunami, al volo libero delle aquile di mare, abbiamo la possibilità di osservare le formidabili forze della natura con la consapevolezza dell’urgente necessità di lottare per il nostro pianeta in estrema sofferenza.
Infine, durante la recente quarantena dovuta alla pandemia da Covid-19, Pellegrin ha scelto di puntare l’obiettivo su se stesso e sulla sua famiglia, dando vita ad un lavoro dai toni più intimi.
La mostra si chiude con una lunga parete composta di disegni, taccuini, appunti, maquette,
diapositive e negativi che raccontano il making of dello studio di Paolo Pellegrin. Un vero e proprio happening “site specific”, realizzato dall’autore insieme alla sorella, l’artista Chiara Pellegrin, dove il visitatore può immergersi nella complessità del processo creativo del fotografo.
Paolo Pellegrin. Un’antologia | |
Dove | Reggia di Venaria, Sala delle Arti, piazza della Repubblica 4, Torino |
Quando | fino al 29 agosto 2021 |
Orari | Dal martedì al venerdì dalle 10 alle 17; il sabato e la domenica dalle 10 alle 19. Prenotazione obbligatoria |
Ingresso | 10 euro intero; previste riduzioni |
Info | www.lavenaria.it |