Walter Niedermayr. Transformations è il titolo della nuova mostra personale di Walter Niedermayr in mostra a Camera di Torino.
Esposto un focus su un corpo di lavori creati negli ultimi vent’anni della sua carriera che approfondisce il tema dei cambiamenti dello spazio. Una mostra curata da Walter Guadagnini, con la collaborazione di Claudio Composti e Giangavino Pazzola, utile a conoscere la ricerca artistica di uno fra i più importanti fotografi italiani contemporanei.
Le Transformations di Walter Niedermayr
Ci sono dei temi ricorrenti nell’opera di Niedermayr e sono i paesaggi alpini, le architetture e il rapporto fra lo spazio pubblico e lo spazio privato. Tematiche che evidenziano l’interesse dell’autore per l’indagine dei luoghi non solo dal punto di vista geografico, ma anche da quello sociale.
La sua ricerca è in continuità con l’eredità della tradizione fotografica italiana che vede il paesaggio come primaria chiave interpretativa della società. Però la ricerca visiva di Niedermayr è rilevante per la capacità di rileggere tale argomento e rinnovarlo sia dal punto di vista concettuale che formale.
“Uno dei principi essenziali sui quali si basa la fotografia di Niedermayr – specifica il direttore di Camera Walter Guadagnini – è proprio quello del mutamento, da cui il titolo della mostra.
Le sue fotografie si fondano, infatti, sulle mutazioni che il paesaggio alpino ha subito e continua a subire e trovano la loro ragion d’essere e la loro identità proprio in questo elemento. Ovvero nella presenza di qualcuno o qualcosa che ha cambiato, e continua a cambiare, l’elemento naturale”.
Lo spazio fisico tra architettura, ecologia e società
Per il fotografo altoatesino oggi lo spazio fisico non può essere approcciato con un’esclusiva intenzione documentaria. Appare, invece, come perno di una relazione trasformativa tra ecologia, architettura e società.
In alcuni lavori della serie Alpine Landschaften (Paesaggi Alpini), ad esempio, la presenza dell’uomo nella raffigurazione di paesaggio è interpretata come un parametro di misurazione delle proporzioni dei panorami alpini, e al tempo stesso come metro politico del suo intervento nella metamorfosi degli equilibri naturali.
Discorso che viene rimarcato anche in lavori come Portraits (Ritratti), dove i cannoni sparaneve ripresi durante la stagione estiva – quindi inattivi – diventano ambigue presenze che abitano il paesaggio.
“Il suo lavoro fotografico – spiega la critica e scrittrice Catherine Grout – corrisponde a un’elaborazione che si svolge nel tempo, prevedendo lo studio della storia del luogo, dell’ambiente, condotto prima della presenza in loco. […] Di solito crea le sue opere associando diverse immagini, modificandone il rapporto cromatico, appianando la resa della profondità. Il suo lavoro è quindi un’interpretazione soggettiva e in movimento dall’esito talvolta quasi astratto”.
Transformations di Walter Niedermayr, cosa vedere in mostra
La mostra Transformations offre una cinquantina di opere di grande formato, spesso presentate nella formula del dittico e del trittico e caratterizzate da tonalità poco contrastate e neutre.
L’esposizione racconta una simultaneità di attività umane e non, che coesistono e trovano un equilibrio instabile in costate mutamento, come evidenzia la serie Raumfolgen (Spazi Con/Sequenze).
Non mancano anche due dittici inediti realizzati a seguito di una committenza che ha permesso a Niedermayr di scattare, a inizio anno, nel cantiere di Palazzo Turinetti a Torino che diventerà la quarta sede delle Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo in Piazza San Carlo.
In apertura nei primi mesi del 2022, il museo sarà dedicato prevalentemente a fotografia e videoarte. La presenza di queste immagini racconta nuovamente la collaborazione tra Camera e Intesa Sanpaolo – Socio Fondatore e Partner Istituzionale di Camera – attraverso la quale nel 2019 è stata realizzata la mostra Nel mirino. L’Italia e il mondo nell’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo 1939-1981.
Dove | Camera Centro Italiano per la Fotografia, via delle Rosine 18, Torino |
Quando | fino al 17 ottobre 2021 |
Orari | Dal 29 luglio al 5 settembre: mercoledì-domenica 11-19, lunedì e martedì chiuso. Dal 6 settembre: lunedì, mercoledì, venerdì, sabato, domenica 11-19, giovedì 11-21, martedì chiuso. |
Ingresso | Intero 10 euro; previste riduzioni |
Info | www.camera.to |