Concepito come un deposito aperto, Fuori tutto è il nuovo allestimento della Collezione MAXXI che mette in mostra la vitalità della scena creativa contemporanea attraverso i lavori di oltre 50 tra artisti, architetti e fotografi.
Un modo per raccontare il nostro tempo e le sfide più attuali con opere iconiche che escono dai depositi e tornano alla luce al fianco di altre inedite e mai esposte. Il Fuori tutto è uno straordinario cantiere di restauro aperto al pubblico. Concepito e allestito come un deposito aperto delle opere della collezione, presenta un focus sulle nuove acquisizioni degli ultimi cinque anni.
Le mostre del Fuori tutto al Maxxi
La mostra si articola in differenti spazi del Museo: Galleria 1, Galleria 3, Videogallery, Archive Wall e la Sala Claudia Gianferrari, che ospita un cantiere di restauro aperto al pubblico.
Galleria 1
Entrando nella Galleria 1, al piano terra, si viene accolti dalla scultura di luce di Marcello Maloberti Senza saperlo la notte immaginava il giorno, da La città sale, opera di Elisabetta Benassi realizzata per il MAXXI L’Aquila e dal grande arazzo Ocean, Mother and Life di Abdoulaye Konaté.
Nello spazio successivo l’imponente installazione video di MASBEDO Protocol no. 90/6, opera iconica prodotta da In Between Art Film per Manifesta 12 a Palermo (2018) e riallestita qui per la prima volta grazie alla collaborazione della stessa Fondazione. Anticipa l’omaggio al generoso lascito della studiosa, gallerista e appassionata collezionista Claudia Gian Ferrari, che nel 2010 donò al MAXXI oltre 50 opere.
Nel percorso, opere iconiche che hanno contribuito al successo di alcune tra le mostre più amate del MAXXI si alternano a nuove acquisizioni mai esposte prima. Inoltre, i lavori dei grandi maestri dell’arte contemporanea dialogano con quelli delle più giovani generazioni.
Per esempio Incontri in luoghi straordinari di Giulia Crispiani, vincitrice del Premio Giovani Collezionisti per Quadriennale d’arte 2020, precede due grandi tele di Mario Schifano: Inventario (1973 – 74) e Veduta con segnale animale (1986), quest’ultima mai esposta prima.
O le installazioni Produttivo, 2018-2019 di Giorgio Andreotta Calò e On the corner where we stand di Patrick Tuttofuoco, al fianco di opere di maestri indiscussi del nostro tempo e autentici capisaldi della Collezione MAXXI come Jannis Kounellis, Fabio Mauri e Michelangelo Pistoletto.
Doveroso poi l’omaggio a un altro grande maestro scomparso nel gennaio di quest’anno, Gianfranco Baruchello, in mostra con Piccolo Sistema.
Spingendo lo sguardo verso la parete finale della galleria si scorgono le luci di Where Angels Fear to Tread (2007), la stella a cinque punte realizzata con lampeggianti di auto della polizia da Kendell Geers, e le corde di pianoforte sospese dell’installazione NO – Orchestra con nastro, 2022 di Rosa Barba, frutto di un’approfondita ricerca all’Archivio Storico Ricordi di Milano.
Chiude questa sezione l’opera di Carola Bonfili L’Osservatore Nascosto (2022) realizzata con il sostegno di Meta, che grazie a un visore VR permette allo spettatore di immergersi in un corpo esterno virtuale.
Galleria 3
Al piano superiore, la Galleria 3 si apre con una serie di progetti di Giorgio Grassi, il cui intero archivio esposto per la prima volta al pubblico – è entrato nel 2021 a far parte delle Collezioni di Architettura del MAXXI e con le celebri fotografie della serie I Travestiti di Lisetta Carmi.
Proseguendo lungo la navata si susseguono Greetings from Venice di Elisabetta Di Maggio, un mosaico di oltre 100.000 francobolli che rievoca il pavimento di San Marco a Venezia, l’opera Mare Vostrum (2017) di Nicolò Degiorgis, vincitore della prima edizione del Premio Piero Siena Preis, e la toccante Disarm (Mechanized) II (2014) di Pedro Reyes, un’orchestra di strumenti musicali realizzati con vari componenti di armi da fuoco.
In fondo, attraverso una porta dalle dimensioni monumentali, si accede a una sorta di “mostra nella mostra” dedicata al progetto Atlante Sapienza22: un’importante committenza fotografica sulla Città Universitaria della Capitale, realizzata in collaborazione con Sapienza Università di Roma, che ha coinvolto i fotografi Iwan Baan, Antonio Biasiucci, Silvia Camporesi, Marina Caneve, Carlo Valsecchi. Dalle loro fotografie, che si dispiegano in continuo dialogo visivo, emerge la varietà di linguaggi, metodi e orizzonti attraverso cui uno stesso luogo può essere restituito.
Il braccio vetrato della Galleria ospita La Processione Mistica, opera fotografica lunga oltre 7 metri realizzata da Valentina Vannicola nell’ambito di un progetto sul Purgatorio dantesco, qui presentata insieme a un video e a disegni, materiali di lavoro, abiti e accessori.
Conclude questa seconda sezione di mostra una zona interamente dedicata alle nuove acquisizioni della Collezione di Architettura, con progetti di DEMOGO, Matilde Cassani e Francesca Torzo, quest’ultima vincitrice della prima edizione del Premio Italiano di Architettura indetto dal MAXXI e Triennale Milano.
Videogallery
Per oltre tre mesi la Videogallery del MAXXI accompagna la mostra con una rassegna di opere video della Collezione.
Grandi artisti italiani e internazionali – tra cui Jennifer Allora & Guillermo Calzadilla, Yuri Ancarani, Ila Bêka & Louise Lemoîne, Cao Fei, e Tomaso De Luca – invitano a un viaggio del tempo, dai miti del passato alle grandi trasformazioni del presente, indicando un futuro più inclusivo, sostenibile, caratterizzato da un nuovo equilibrio tra uomo e natura.
Sala Claudia Gian Ferrari
In occasione della mostra, la Sala Claudia Gian Ferrari ospita il primo appuntamento di IN RESTAURO, una nuova serie di iniziative pensate per portare alla luce e rendere accessibile una tra le più affascinanti delle attività museali, normalmente non visibile al pubblico. Il primo appuntamento è il restauro della grande opera Sternenfall di Anselm Kiefer, a cura dei docenti e degli studenti della Scuola di Alta Formazione dell’Istituto Centrale per il Restauro (ICR) di Roma e a seguire sarà il turno di Il processo di Rossella Biscotti.
Archive Wall
In concomitanza, nella lobby del Museo, inaugura il nuovo allestimento dell’Archive Wall Time Source. Dalle fonti all’opera, dall’opera alle fonti, che propone un incipit alla mostra Fuori Tutto attraverso una selezione di fonti d’archivio che svelano ai visitatori i processi che hanno portato al concepimento dell’opera e alla sua migrazione nel corso del tempo.
Fuori tutto: informazioni sulla mostra al Maxxi di Roma
La mostra rimarrà aperta al pubblico fino al 25 febbraio 2024. Per informazioni su orari, ingresso: www.maxxi.art