Palazzo Roverella a Rovigo ospita la mostra Tina Modotti. L’opera esponendo oltre 300 scatti, di cui molti mai visti in Italia.
L’esposizione, promossa da Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, in collaborazione con il Comune, è prodotta da Dario Cimorelli Editore con Cinemazero. Un’occasione per ripercorrere il lavoro della leggendaria fotografa.
Tina Modotti: cosa vedere in mostra a Rovigo?
La mostra di Tina Modotti a Rovigo presenta le immagini che raccontano la società, il lavoro nel Messico degli anni Venti, la ricostruzione dell’unica mostra del 1929 a lei dedicata e da lei organizzata, fino alle rare immagini che raccontano il suo errare in molti Paesi.
“A lei, più che ad altri intellettuali del ’900, si è dato il discutibile privilegio di essere interessati maggiormente alla sua vita invece che alla sua produzione”, annota il curatore Riccardo Costantini.
Che aggiunge: “Oggi però è il tempo di ripensarla nella totalità della sua produzione e riscoprirla fuori dalla biografia, partendo dalla sua fotografia, come artista autonoma e donna, libera, umana, armata di profondi valori sociali, attenta alla condizione degli ultimi, alle battaglie di riforma ed educazione, capace di istanze al femminile di rara forza e precoci per i tempi: tutti temi di assoluta attualità che attraversano da sempre i suoi scatti, ribaditi oggi nello scoprire e studiare quelli meno noti”.
La mostra è composta da opere che provengono da ogni parte del mondo: da musei a collezionisti privati. Un modo per approfondire la varietà di approcci dell’artista rispetto al soggetto ripreso, dalle nature morte, dai lavori più grafici e astratti, alla documentazione sociale fino alla comunicazione politica.
Un percorso che ricostruisce la sua abilità di utilizzare la metonimia più della metafora e del simbolo, con quella capacità tuttora commovente di raccontare il reale – fra leggera sfocatura e precisa attenzione al “cuore” del soggetto – con assoluta forza comunicativa. Innegabilmente allieva di uno dei più grandi fotografi della storia, Edward Weston, ma capace fin da subito di attestare una sua autonomia stilistica.
Per info: www.palazzoroverella.com