C’è un nuovo spazio a Reggio Emilia per la fotografia. E’ Home for Photography e inaugurerà il 1° luglio 2018 a Villa Capriolo, ad Albinea. Ve lo avevamo già anticipato qui ma alla fine cos’è Home for Photography? Come nasce? Quali attività si svolgeranno a Villa Capriolo?
Per saperne di più, lo abbiamo chiesto ai fotografi Alessandro Rizzi – ideatore del progetto- e Luca Santese che con Cesura avvierà una serie di iniziative a Villa Capriolo.
Come e quando vi è venuto in mente di iniziare questo progetto?
Alessandro Rizzi: Homeforphotography era una possibilità che dentro di me avevo già in essere, rappresenta l’approdo più naturale delle esperienze che sedimento quotidianamente come fotografo. Alla base c’è il desiderio di condividere l’amore che io e la mia compagna, anche lei artista, nutriamo per l’arte e la fotografia. Volevamo che la nostra casa fosse un luogo di ricerca e di accoglienza e lo sta diventando.
Homeforphotography: perché questo nome?
AR: Perché la casa è sempre quella dove si vorrebbe tornare. A New York qualche anno fa un amico mi disse ‘The only way to go back is to go away‘ (l’unico modo per tornare è andare), partendo da questa condizione esistenziale cerco di dare valore sia al tema della casa che al tema dell’andare. Per i fotografi, gli Ulisse contemporanei perennemente alla ricerca di questa tensione creatrice, la casa della fotografia è il luogo in cui il sogno si fa progetto. Un progetto concreto che parte dall’analisi per atterrare nella realtà. Siamo estremamente attenti a che tutto quello che si decide di costruire, approdi ad una dimensione tangibile. Le idee stesse lo sono ma quì cerchiamo di trasformarle per renderle condivisibili.
Raccontateci di Villa Capriolo.
AR: @VillaCapriolo, la nostra sede, ha delle caratteristiche uniche per sviluppare questa tensione, un logo del progetto che si concretizza grazie ai diversi spazi che la residenza offre. Abbiamo una galleria, diversi laboratori d’artista, una sala permanente per le library di fotografia, una sala per i workshop e 12-14 posti letto per soggiorni residenziali ed un bellissimo parco.
Quali sono gli obiettivi di Homeforphotography?
AR: Gli obiettivi, insieme con Barbara Nicoli e Cecilia Pratizzoli, entrambe co-fondatrici del progetto HomeforPhotography, sono quelli di portare la nostra House-Platform ad accogliere e sviluppare partnership strategiche con il fine di elaborare e proporre contenuti e strumenti innovativi, sia in termini di proposta,sia in termini di impatto sociale
E poi c’è la collaborazione con Cesura.
AR: Con Cesura e Luca Santese abbiamo trovato da subito una uniformità di intenti partendo da esperienze differenti. A noi di HomeforPhotography interessa Cesura per la capacità di riscrivere in continuazione il perimetro del proprio operare in fotografia, rimanendo però identificabile.
Luca Santese: Confermo le parole di Alessandro. Ci siamo conosciuti a Lodi ed è emersa una sintonia che è rapidamente sfociata in un progetto concreto.
Concretamente quale sarà il ruolo di Cesura nella partnership?
AR: Cesura ‘Trova Casa’ dice meglio di ogni altra cosa, la filosofia di questa collaborazione. Cesura porterà quì molte delle sue attività, sia per la fase di progetto che quella più specifictamente operativa, quindi: presentazione di libri, workshop, incontri e il loro nuovo progetto Jergon Project , che illustreranno nell’evento del primo di Luglio.
LS: Cesura da sempre ricerca scambio sia al proprio interno che con il mondo eterno. Consideriamo la nostra sede come una fortezza dove nel tempo siamo riusciti a costruire quello che oggi tentiamo di rappresentare nel mondo (della fotografia). Come gruppo siamo ad uno stadio di sviluppo dove è divenuto necessario aprirsi a nuove collaborazioni di carattere innovativo e sperimentale sia nell’aspetto progettuale che strategico.
Quali aspettive ha Cesura rispetto questo progetto?
LS: I nostri caratteri fondanti rimangono gli stessi di quando abbiamo iniziato. Una forma di indipendenza che ci permetta di produrre fotografia prescindendo dalle maglie strette dei mercati. Questo non significa isolarsi ma al contrario farli propri ed andare oltre insieme.
Avete già pensato a corsi o attività da svolgere a Villa Capriolo?
AR: Non mi piace parlare di corsi bensì dell’esperienza che un autore può trasmettere a chi si sta cimentando in questa strada. Stiamo progettando un tipo particolare di School che certamente avrà nel metodo di insegnamento il suo plus, il focus tuttavia rimarrà sull’esperienza dei fotografi.
Esperienze che saranno aperte a tutti?
AR: a chi esprime una tensione verso una verità in fotografia, a chi vuole colmare le distanze tra la realtà di una carriera difficile e gli strumenti necessari a realizzarla.
Altre collaborazioni in atto?
AR: Sì, presto ne annunceremo altre. Ci legheremo con una rivista emergente che è già un caso a livello internazionale.
Qualcosa su HomeforPhotographyche non abbiamo detto?
AR: La mia idea per HomeforPhotography è quella di essere un punto di riferimento per lo sviluppo di contenuti e di esperienze per la fotografia d’autore accogliendo realtà diverse con cui dialogare e costruire.