La vicenda del teatro sociale di Gualtieri esce allo scoperto nel progetto fotografico di Alessandro Rizzi, con una mostra dal titolo Theater Translation esposta fino al 16 giugno alla Sinagoga (via dell’Aquila 3/a).
Il fotografo, scatto dopo scatto, mostra come sia possibile un legame vivo con quella che fino a poco tempo fa era soltanto una delle tante seppur splendide strutture destinate all’oblio o alla storicizzazione. Rizzi conduce una lettura dello spazio architettonico teatrale offrendo un’interpretazione dello stesso che valica i puri e semplici confini architetturali. Con questo lavoro il fotografo mostra la parte più sensibile del teatro, interpretandone i movimenti più intimi, accompagnandoci verso una segreta scoperta.I
Il lavoro si propone di far convergere nell’opera fotografica la forza storica di questa struttura teatrale e la sua vita recente, vita che attraverso l’impegno dell’Associazione Teatro Sociale di Gualtieri, ha riportato il teatro alla sua funzione ricombinandolo con il contemporaneo, nel senso più alto di quello che può considerarsi il cambiamento. Le immagini portano la traccia di questa vita nuova, quasi aderendo alle percezioni materiche e ai cromatismi che il teatro naturalmente racchiude.
Theater Translation ci restituisce, con un percorso indagato attraverso le profondità e le superfici, una mappa epidermica che guida al cuore della rappresentazione.
Alessandro Rizzi nasce a Castelnovo Sotto, Reggio Emilia, nel Dicembre del 1973. Negli ultimi 10 anni ha vissuto tra Italia, Cina, Libano e Giappone, lavorando al suo Never Ended Project sulle grandi città del mondo e collaborando a diversi progetti editoriali con magazines italiani e stranieri. Dal 2001 al 2009 ha fatto parte dell’agenzia Grazia Neri, negli stessi anni ha vinto il premio 3M Italia come miglior fotografo italiano Under 30. I suoi lavori sono stati esposti in Europa, Stati Uniti, Medio Oriente e Asia. A distanza di 7 anni dal suo primo libro “Vision from another world”, sta lavorando alla pubblicazione di un nuovo volume sulla città di Tokyo, sua vera e propria “ossessione” e al progetto “Theater Translation” presentato in anteprima a Fotografia Europea 2013. Ha tenuto letture e lezioni su invito di: Institute Center of Photography di New York , Fondazione Capri, Domus Academy, American University of Beirut, Università di Teramo e Pescara, Domus Magazine. Collabora con diverse agenzie e gallerie d’arte.
L’INCONTRO. Sabato 4 maggio, ore 10.30 / incontro con l’artista all’interno della conferenza
SORPRESA: CAMBIARE IL MONDO | SARAJEVO: CHI HA GUADAGNATO, CHI HA PERSO
Dževad Karahasan scrittore dialoga con Piero del Giudice giornalista.
Alle 12.00 Incontro con gli artisti Thierry Cohen, Sergey Shestakov, Viktoria
Sorochinski, Tim Parchikov, Alessandro Rizzi, Lucia Ganieva, la curatrice Laura
Serani e Olga Sviblova direttrice del MAMM. Coordina Elio Grazioli.