ROMA. E’ con Giacomo Costa che smART – polo per l’arte sceglie di inaugurare i propri spazi espositivi. Le “visioni apocrife” di Costa quindi rimarranno in mostra fino al 28 novembre prossimo nei nuovi spazi romani dedicati all’arte.
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In mostra nove grandi opere, paesaggi urbani e naturali, che l’artista crea utilizzando frammenti di immagini che prendono forma d’istallazioni inquietanti al confine tra fotografia, architettura e science fiction, opere capaci di sfidare le leggi della fisica e la forza di gravità e che incorporano effetti speciali tipici della tecnica cinematografica.
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Le sue immagini, apparentemente iperrealistiche, sono visionarie e in continuo divenire. Vengono abilmente e quasi magicamente manipolate, smantellate e rimontate in un caleidoscopio inesauribile di possibilità, al limite tra figurazione e visione onirica.
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Accanto alle nove opere, vengono presentati per la prima volta alcuni autoritratti ironici, in cui l’artista indossa parrucche, costumi e materiali scenici, interpretando così una serie di personaggi in una poliedrica gamma di angolazioni e interpretazioni. Questo inedito aspetto ludico stempera in modo rassicurante anche la più cupa visione del mondo ed evidenzia come Costa esplori la fotografia non solo per documentare e premonire, ma anche per definire la propria molteplice identità.
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Info: Smart