MILANO. Al Foyer Spazio Oberdan fino al 27 ottobre saranno in mostra “Attimi“, le fotografie di Andrea Radic. Un percorso tra volti, emozioni e luoghi dai quali traspare un racconto umano, una descrizione fatta di gesti, sguardi che è al tempo stesso condivisione ed unicità. L’autore tratteggia nei suoi bianchi e neri situazioni diverse tra loro ma accomunate e caratterizzate dalla presenza delle persone come interpreti delle proprie gioie, delle proprie passioni e come testimoni a volte anche inconsapevoli della propria condizione di vita.
Nei frequenti viaggi all’estero, Radic ha dedicato particolare attenzione ed energie alla ricerca fotografica: anche in un contesto paesaggistico, individua e usa il ritratto e il reportage quali strumenti di “racconto” della realtà; realtà di cui evidenzia contraddizione, promesse e durezza, ma anche la semplicità e spensieratezza, sottolineandone l’intensità attraverso contrasti e assonanze del bianco e nero.
I luoghi dove le foto sono state scattate hanno, seppur si trovino in Paesi diversi, un profilo comune, sono luoghi di provincia, sono angoli e prospettive diverse di uno stesso mondo, quello dove è più facile incontrare le sensazioni e gli stati d’animo che i soggetti trasmettono. Anche le immagini architettoniche sono “ritratti” che lasciano trasparire l’originalità degli edifici fotografati come estraniati da contesti urbani più ampi. In alcuni gruppi di immagini, si narra una piccola storia – su tutte l’anziano in spiaggia – prima decontestualizzato e isolato, successivamente ritratto al centro dell’attività che si svolge intorno a lui, per tornare infine al riflessivo nella sua camminata solitaria.
Andrea Radic lavora da oltre vent’anni nel settore della Comunicazione dove sviluppa poliedriche capacità professionali. Dall’inizio degli anni novanta assume diversi incarichi come direttore Comunicazione sia nel settore pubblico che in quello privato. Durante la sua carriera professionale non ha mai trascurato l’attività di fotografo e fotogiornalista.