MILANO. Fino al 24 novembre alla Casa delle culture del mondo (via Natta, 11) sarà esposta la mostra “Nino Leto – Antologia di un fotoreporter”. La mostra, a cura di Archivio Fotografico Italiano/AFI, è composta da immagini stampate in fine art, in vari formati, che ripercorrono trent’anni di reportage fotogiornalistici dell’autore come inviato di guerra.
Testimone attento dei fatti del mondo, Nino Leto occupa, con il suo importante percorso professionale, un posto di grande e riconosciuta reputazione tra i protagonisti della fotografia italiana. Dal 1979 ad oggi ha fotografato i fronti di guerra piu’ caldi, firmando con le sue immagini copertine e servizi su importanti testate nazionali, tra cui Farabola Foto, Rizzoli Editore, Epoca e Famiglia Cristiana: la rivoluzione e la presa del potere di Khomeini in Iran, unico fotografo italiano nel Paese, il conflitto libanese, la guerra in Salvador, gli scontri in Nicaragua, la presa di Kinshasa in Congo e la tragedia del Ruanda. Per un decennio ha ripreso l’evolversi degli scontri e lo sfaldarsi della Jugoslavia, in questi ultimi anni ha fotografato i bambini, gli uomini e le donne stremati dall’embargo e dalla guerra in Irak.
La mostra è il primo appuntamento della rassegna “Fotografia e giornalismo”, che intende approfondire il mestiere di fotogiornalista attraverso l’esperienza di alcuni protagonisti del passato e di giovani emergenti free-lance.