ROMA. Sabato 8 febbraio alle 18.30 allo spazio Antropomorpha Fotografia inaugura la mostra fotografica Fotopsias con scatti di Andrés Torca, fotografo spagnolo che ha portato la sua sperimentazione fotografica in giro per il mondo. Le sue immagini, quasi tridimensionali, sono un continuo gioco di rimandi tra gli strappi dei provini, simili alle pennellate di un pittore. Volti e corpi di varie etnie vengono scomposti ed analizzati come in un’autopsia dell’immagine (da qui il termine “Fotopsie”) per essere poi ricomposti in un complesso processo di assemblaggio fotografico.
“Nelle fotografie, o meglio nelle fotopsie, di questa mostra ho messo dentro tutto il mio background culturale non solo fotografico ma attingendo anche alla pittura, alla scultura, alle installazioni e all’antropologia. E’ un omaggio al provino fotografico che diviene strumento di analisi profonda ed intima del corpo umano e dell’anima, perché è solo attraverso la percezione individuale dei piccoli dettagli che possono avvenire i grandi cambiamenti sociali, culturali e di vita. Le Fotopsie sono una serie di opere nate dall’assemblaggio di frammenti fotografici, dove il protagonista è il corpo, maschile e femminile. Ho selezionato dai negativi alcuni frammenti, li ho stampati in camera oscura e infine ricomposti. Il risultato è l’immagine multipla di un corpo frammentato, smembrato, fatto a pezzi. Testimonianze seriali di un fotograficida.”
Le fotopsie esposte spingeranno l’osservatore al confronto con immagini umane ad altezza naturale, una fisionomia simili alla propria ma al tempo stesso rimescolate in un puzzle unico e diverso. Alcune fotografie verranno, inoltre, esposte su installazioni permettendo un’osservazione dell’opera a 360°.
Info: www.antropomorpha.it