AREZZO. Mercoledì 12 febbraio alle 18.30 alla Vineria al 10, inaugurerà la mostra fotografica “Ritorno alla terra”, personale di Luigi Torreggiani a cura di Tiziana Tommei.
Ventuno scatti selezionati e un medesimo tema, d’impronta sociale, affrontato con realismo e partecipazione. L’intento di documentare è sempre accompagnato da uno sguardo empatico, aspetto questo che si traduce, dalla parte dell’interlocutore, in un invito all’immedesimazione. La nobilitazione dei soggetti – dall’uomo, agli animali, fino agli strumenti di lavoro – l’eleganza dei gesti, anche di quelli più semplici, la compostezza formale delle strutture compositive e l’imprinting letterario, conferiscono un’incredibile classicità alle immagini. Tutta la serie mette al centro e in primo piano l’uomo, che, anche quando non è fisicamente presente, viene rappresentato indirettamente, evocato, dagli oggetti e dal paesaggio antropizzato.
Tutto è perfettamente bilanciato, come nella foto ritratto dei protagonisti: sullo sfondo di una natura descritta con realismo analitico, al centro e frontali rispetto al riguardante, i due s’impongono, più grandiosi della macchina che hanno alle spalle, con tutta la consapevolezza della loro condizione, frammista ad un atteggiamento al tempo stesso umile e severo. Un ritratto riuscito, che comunica su tre livelli di rappresentazione: dall’aspetto esterno alla psicologia del personaggio, fino al modo in cui gli altri vedono chi è raffigurato. Dal particolare all’universale: essi rappresentano una tendenza attuale, un fenomeno storico e, secondo Torreggiani, «lo specchio di una generazione che per uscire dalla crisi deve tornare a guardarsi dentro, a guardare indietro». “Ritorno alla terra” è stato realizzato nel 2013 in occasione del corso di “Progettazione fotografica” dell’associazione Deaphoto ed esposto presso l’ex chiesa di San Carlo ai Barnabiti di Firenze, all’interno della collettiva “Fotoprogetti 2013”. Non marginale nella creazione di questo lavoro è stato l’insegnamento di Sandro Bini, docente del corso, e di Alberto Ianiro, tutor del progetto. Pubblicato nel blog personale del fotografo il 27 dicembre 2013 e definito “il lavoro dell’anno”, questo progetto tratta il caso di due giovani che, come scrive Torreggiani, «hanno scelto il mestiere di agricoltori durante una fase storica di crisi economica in cui il “ritorno alla terra”, ai mestieri e ai valori collegati ad essa, sembra un’ipotesi quanto mai attuale».
I protagonisti del racconto fotografico sono Lorenzo e Francesco Rizzi, gemelli trentenni, laureati, residenti in città ma attivi su quella terra che la loro famiglia acquistò solo pochi decenni fa. L’amicizia con i due e la condivisione dell’idea progettuale hanno permesso al fotografo di documentare la loro quotidianità: le porte dell’azienda agricola Cerro Alto posta in Casentino, in Località Tregozzano (www.fattoriailcerroalto.it) sono state aperte con entusiasmo.
Luigi Torreggiani è nato a Sarmato, in provincia di Piacenza, nel 1983. Dottore forestale e giornalista, è da sempre profondamente appassionato di fotografia. Attualmente lavora nella redazione della rivista “Sherwood” ed è direttore responsabile del webmagazine di fotografia e realtà visuale “Clic.hé”, rivista edita da Deaphoto, associazione culturale di Firenze. Dal 2011 cura il blog “Scrivere & Fotografare” (www.scriverefotografare.com), nel quale condivide le sue principali passioni: la scrittura e la fotografia. Oggi vive ad Arezzo, ma è sempre in viaggio.
La personale fotografica di Luigi Torreggiani resterà in mostra fino al 24 marzo, tutti i giorni dalle ore 18 (tranne il martedì), presso Vineria al 10.