ROMA. Inaugura il 2 ottobre alla 10b photography la mostra “Dammed lives” di Tommaso Protti. L’esposizione presenterà fino al 14 novembre, per la prima volta insieme, le due serie ‘Turkish Blue Gold’ e ‘Where the River Turns’, parte di un progetto a lungo termine sulle conseguenze e l’impatto sociale delle grandi dighe idroelettriche in Medio Oriente e America Latina.
Al termine del ventesimo secolo, più della metà delle acque dolci del pianeta ha subito le conseguenze legate alla costruzione di dighe idroelettriche. Nonostante ci si riferisca spesso alle dighe come a una fonte pulita di energia, il loro impatto sull’ecosistema e la vita delle comunità stanziate lungo i fiumi oggetto dello sbarramento è spesso nefasto e irreversibile. Dal 2010 Tommaso Protti fotografa gli effetti sulle società e gli ecosistemi interessati dalla costruzione delle grandi dighe in Anatolia (Turchia) e sul fiume Xingu (Brasile). ‘Dammed Lives’ nasce dalla necessità di offrire uno sguardo d’insieme su due storie lontane geograficamente ma straordinariamente vicine per problematiche e ripercussioni.
Tommaso Protti è nato a Mantova nel 1986 ed è cresciuto a Roma. Il suo forte interesse per i problemi sociali lo ha portato a prendere una laurea in Scienze Politiche e quindi alla fotografia. Nel 2011, dopo aver completato il Master in Fotogiornalismo e Fotografia Documentaria al London College of Communication, Tommaso inizia la sua carriera fotografica iniziando un progetto a lungo termine che vuole documentare l’impatto sociale delle grandi dighe idroelettriche in Medio Oriente e America Latina. Le sue fotografia sono state pubblicate sulle riviste giornalistiche più importanti del mondo e il suo lavoro è stato premiato all’International Photography Award, Fotoleggendo 2012, Portfolio Italia, Emerging Talent Award di Reportage by Getty Images e il National Geographic Grant Program. Tommaso attualmente vive a San Paolo, Brasile.
Info: www.10bphotography.com