ROMA. Fino all’11 novembre al teatro AmbrArte, alla Garbatella, sarà esposta la mostra fotografica “Strade parallele” a cura di Laura Pandolfo e con fotografie di Filippo Trojano.
Le terre dell’agro Pontino, bonificate durante il fascismo da migranti venuti dal Veneto, il Friuli e le Marche, per essere da questi negli anni riscattate, sono oggi coltivate da altri migranti venuti dall’India, in prevalenza dalla regione del Punjub. Due migrazioni avvenute a distanza di 80 anni l’una dall’altra; due popolazioni con profonde differenze che si ritrovano a convivere nello stesso territorio, attraversandolo con lo stesso mezzo, la bicicletta. Essa fa da filo conduttore all’intero progetto ed è il minimo comune denominatore che unisce tutte queste vite diverse. Ogni bicicletta racconta una storia ed è il pretesto per entrare in contatto con essa. Attraverso il volto di chi ha accettato di fermarsi davanti all’obbiettivo, scopriamo angoli sconosciuti del territorio che abita. Due comunità che si guardano da lontano continuando a viaggiare in parallelo come le due grandi strade che delimitano la pianura. Solo il coraggio di pensarsi diversi e uguali, permetterà un giorno di intrecciare il cammino.
Le fotografie qui esposte, presentate alla decima edizione di FotoLeggendo, organizzato e prodotto da Officine Fotografiche Roma, all’interno dello SpaziOF, sono una selezione del progetto che comprende 200 ritratti realizzati in pellicola medio formato. Il progetto Strade Parallele è patrocinato da Amnesty International, ItaliaIndia, Legambiente e Fiab. E’ stato selezionato per Fotografia-Festival Internazionale di Roma 2012 ed esposto nel circuito OFF del Festival Fotografia Europea 2013 di Reggio Emilia.
Filippo Trojano vive a Roma dove lavora come fotografo, docente di fotografia e attore. Inizia a fotografare all’età di 11 anni e successivamente si avvicina al cinema recitando in film e producendo cortometraggi.La sua ricerca si svolge tra l’ambito fotografico e cinematografico.
Info: www.filippotrojano.com