BOLOGNA. In occasione della terza edizione di SetUp Art Fair, la fiera indipendente di arte contemporanea che si svolge dal 22 al 25 gennaio, Lia Pascaniuc presenterà il progetto Liquid a cura di Chiara Canali nello stand della galleria RezArte Contemporanea di Reggio Emilia.
La ricerca di Lia Pascaniuc , allieva del maestro Franco Fontana, si rivolge ai nuovi media come la fotografia, il video e le tecnologie multimediali per indagare tematiche ed emergenze dell’odierna società liquida: i cambiamenti climatici, le trasformazioni irreversibili della natura e il global warming. La mutevole e transitoria condizione dei fenomeni naturali, presupposto essenziale della vita umana, viene rapportata dall’artista alla situazione attuale, instabile ed incerta, che Zygmunt Bauman definisce “liquida”.
Questo incessante e liquido fluire delle cose trova la sua più evidente rappresentazione nell’elemento dell’acqua che nelle sue varie accezioni richiama i concetti di mobilità, leggerezza, adattabilità, dinamicità, percorribilità e flessibilità.
Con il progetto “Vita liquida” l’acqua invece è assente dall’inquadratura lasciando campo alla vita delle creature marine nel vuoto più assoluto di una spazialità condivisa.
Le fotografie di questa serie, eseguite analogicamente all’interno del set di un acquario artificiosamente deprivato dell’acqua attraverso particolari strumentazioni ottiche, si concentrano unicamente sulle variopinte sfumature dei pesci, che spiccano dal buio più assoluto dello sfondo. La sottrazione dei liquidi diventa metafora della condizione di mutevolezza della società attuale, sempre più occupata a rendersi visibile attraverso forme virtuali che sostituiscono qualsiasi forma di relazione reale. Questa sensazione di incertezza e precarietà viene ancor più incarnata dalla scultura “Vita liquida”, installazione di un cubo olografico, realizzata con innovative tecnologie multimediali, che presenta al suo interno un video in 3D con le immagini in movimento di un pesce giallo fosforescente fluttuante nel vuoto, alla ricerca di un’instabile e pressoché impossibile stasi.
Lia Pascaniuc, classe ’81, studia arti e mestieri contemporanei in Romania per proseguire poi dal ‘98 gli studi a Torino. Segue da assistente il maestro Franco Fontana nel workshop di fotografia presso il Politecnico di Torino. La natura è un’ispirazione costante, che si arricchisce durante i numerosi viaggi che documenta e cataloga. La fotografia creativa e sperimentale è il principale mezzo espressivo. Realizza anche istallazioni site-specific di vario genere attraverso le quali altera ed esalta spazi e contesti utilizzando le nuove tecnologie. Tra le principali esposizioni: nel 2013 è selezionata dalla curatrice Chiara Canali all’interno del Premio Artivisive San Fedele e partecipa a BAM ON TOUR 2013 – Biennale d’arte moderna e contemporanea del Piemonte, a cura di Edoardo di Mauro; nel 2012 viene invitata a far parte della collettiva The River Thames – The Great Wall – Embrace the World presso la Barbican Gallery di Londra ed espone ad H.OPE ART alla Reggia di Venaria (Torino). Nel 2011 partecipa alla collettiva Sweet Italy – Bunga Bunga Republic, presso la Galleria Abnormals, Berlino, a cura di Clarissa Tempestini. Nel 2010 è finalista del Premio Arte Laguna presso le Tese di San Cristoforo Arsenale, Venezia. Le sue opere fanno parte delle collezioni permanenti della Forever Olympic Art Center Beijing (China), della Galleria Civica del Museo di Modena e del Florean Contemporary Art Museum (Romania) oltre che di numerosi collezionisti privati.