MILANO. Tre artisti per affrontare uno dei temi rappresentativi di Expo 2015: “l’immagine della donna come prima fonte di vita”. Ecco che allora la galleria VisionQuesT Contemporary Photography porterà in mostra a Mia Fair, dall’11 al 13 aprile, tre fotografi che sviluperanno il tema in tre declinazioni differenti.
In particolare, dalle fotografie di due artiste si tocca il tessuto ”simbolo” della distanza tra il mondo islamico e quello occidentale: il velo. In modo diverso sia per tecnica sia per contenuti Carla Iacono e Carmen Mitrotta analizzano a 360 gradi le sfaccettature di questo potente strumento a doppia faccia, che velando e annullando i diritti per alcuni, tende a rafforzare l’identità per altri.
Carla Iacono attraverso “Re-velation” oltre a mostrare una denuncia sulle strumetalizzazioni, si lega alla tematica principale del suo lavoro artistico, ovvero l’analisi dei riti di passaggio. L’artista non prende una posizione ma scava nella storia per “rivelare” tutta una serie di valenze e significati con immagini sincere e raffinate, nel pieno rispetto delle differenze e delle somiglianze delle culture.
Carmen Mitrotta con il suo “ Call to Faith” ci parla di integrazione tra la religione islamica e il commerciale mondo occidentale: mette in scena un’adolescente, che rimane fedelmente legata alle sue credenze, indossando però abiti contemporanei. La moda trova il giusto compromesso tra la vanità europea e la morigeratezza mediorientale, attraverso abiti essenziali ed esplosioni di colori pop.
Bruno Cattani tratta il tema della donna attraverso la memoria: un viaggio nella sua terra natale riscoprendo i luoghi e le stanze in cui il ricordo riemerge senza mai diventare completamente nitido, il fotografo ci mostra la memoria dell’amore e delle ossessioni capaci di turbare e segnare la vita, attraverso una donna scolpita nella pietra in perenne attesa, o una ragazza in carne ed ossa in una calda stanza, Cattani ci accompagna mentre ripercorre i ricordi dell’universo femminile nella mente di un uomo. Incontriamo amori passati e scaviamo all’indietro fino alle radici del suo primo ricodo, quello uguale per tutti, quello del primo contatto con colei che gli ha donato la vita.