LECCE. Fino al 1° novembre a Classic Camera si potrà visitare la mostra “South Topographics” di Franco Sortini, a cura di Kult culture visive.
L’operazione dell’autore è nella tracciabilità della città ai margini, al limes, nella spontanea consapevolezza dei processi di zoning e della monofunzionalità residenziale. A volte la città fallisce e crea un ambiente inumano, illustrandone dati punti geografici. Sono i vuoti urbani e le periferie condensate di Lecce, del quartiere Santa Rosa e Stadio, come testimonianza dei processi di espansione e zonizzazione degli aggregati quartieristici. Così, involucri preesistenti si trovano eretti accanto a corpi di fabbrica e blocchi urbani più estesi, a favore di un’edilizia puntiforme. E’ tuttavia un paesaggio le cui immagini sono enigmi che si risolvono con il cuore, cioè con sguardo amorevole rivolto a ciò che ci sta intorno, alla ricerca di familiarità e poesia.
La geografia Sortiniana quindi esplora a fondo sia la dimensione oggettiva e materiale dei luoghi – l’insieme degli elementi fisici – sia quella soggettiva e immateriale – la sfera dei significati. Ma la radicalità del progetto si situa nella configurazione di nuovi rapporti tra geometrie e luci, un metodo compositivo peculiare dell’ultima fotografia che esilia per sempre il soggetto umano, come in questo caso, o ne fa un sostrato di legittimazione così profondo da divenirne un contrassegno.
Franco Sortini è nato nel 1958. Si è occupato di grafica e pittura da giovanissimo, per poi dedicarsi alla fotografia. Agli inizi degli anni ’80, sotto la guida di Franco Fontana, passa alla fotografia a colori. La sua ricerca è sulla città vuota, inseguendo il concetto della “città ideale”, un luogo dove poter trovare ordine nel caos. Contemporaneamente alla fotografia creativa sviluppa la fotografia commerciale e nel 1986 apre uno studio di fotografia industriale collaborando con agenzie di pubblicità e comunicazione. Le sue fotografie sono state esposte in moltissime mostre, pubblicate da note riviste del settore, e presenti in importanti collezioni private e pubbliche, tra le quali la Bibliotheque Nationale de Paris, l’Archivio AFOCO di Cordoba, la Galleria Civica di Modena, il Dipartimento di Storia dell’Arte Contemporanea dell’Università di Siena.
Info: kultculturevisive.tumblr.com