ROMA. Talwin in arabo significa cambiamento. E’ questo il termine che dà il titolo alla personale di Maïmouna Guerresi alla galleria Matèria; un termine che rappresenta per i Sufi uno degli ultimi stadi di elevazione spirituale dell’essere verso la conoscenza. La mostra,  che fa parte del circuito Fotografia Festival Internazionale di Roma, propone numerose opere fotografiche inedite affiancate dal video Akhfa Zero, una scultura dal titolo Adama e da Students and Teacher, un polittico fotografico realizzato nel 2012.

 

 

Maimouna Guerresi - Students and Teacher (2012)

Maimouna Guerresi – Students and Teacher (2012)

 

 

Le due sale della galleria illustreranno la versatilità del linguaggio artistico di Guerresi, sviluppatosi sulla solidità di una ricerca radicata e caratterizzante; un’unica alchimia tra sospensione metafisica, trasformazione, misticismo e mimesis.

 

 

Maimouna Guerresi - Mimetic Landscape  (2015)
Maimouna Guerresi – Mimetic Landscape  (2015)

 

 

I soggetti rappresentati si mescolano a oggetti bellici abbandonati e poi recuperati. Taniche, bossoli e reperti di guerra perdono il loro significato originale per assumerne uno innocuo, decorativo e quotidiano; una forma di ready-made contemporaneo in dialogo con l’eredità del passato e le dinamiche socio-politiche del presente.

Questa dicotomia tra tensione e serenità pone l’accento sul concetto stesso di cambiamento (Talwin), fil rouge della mostra: il divenire Eraclitiano dell’essere, dove ogni cosa è soggetta al tempo e alla trasformazione.

 

 

Maimouna Guerresi - Tools (2015)
Maimouna Guerresi – Tools (2015)

 

 

Maïmouna Guerresi è fotografa, scultrice, autrice di video e di installazioni. Le sue prime ricerche artistiche sono legate alle esperienze concettuali della Body-Art dove si esprime con il mezzo della fotografia e della scultura. Il corpo fisico, la sua mutazione spirituale e mistica sarà il tema che accompagnerà in seguito molti dei suoi lavori. L’universo di Maïmouna è il risultato di una chimica tra le influenze culturali e religiose, una fusione di diversi linguaggi artistici. Collegata alla cultura occidentale e la filosofia Sufi, le sue opere riflettono una doppia appartenenza, e, soprattutto, la ricerca di un equilibrio tra questi due mondi. Maimouna Guerresi vive e lavora tra l’Italia e il Senegal.

 

 

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Talwin

Dove: Matèria, via Tiburtina 149, Roma

Quando: 12/11/2015 – 23/01/2016

Info: www.materiagallery.com

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