MILANO. Nuova mostra a Leica Galerie Milano che dal 17 dicembre ospiterà la mostra Another Country di Paolo Pellegrin. Tra i più apprezzati fotografi internazionali e membro di Magnum Photos dal 2005, Pellegrin ha lavorato in alcune delle principali zone di conflitto ed emergenze umanitarie nel mondo, dalla Palestina allo tsunami in Giappone, dall’Afghanistan all’Iraq al Kosovo.
Il progetto presentato alla Leica Galerie è il risultato del viaggio che dal 2010 l’ha visto nel Sud ovest degli Stati Uniti al confine con il Messico, dove approdano molti immigrati del Centro e Sud America che cercano di raggiungere gli USA. Un luogo di forti tensioni razziali, in cui le minoranze – poveri e immigrati legali o illegali – sono al centro di un intenso controllo da parte della polizia. Nei 30 scatti che compongono la mostra, lo sguardo di Paolo Pellegrin è rivolto alla violenza costante e quotidiana della società americana, alla discriminazione razziale, al problema delle armi, alle disparità economiche e alla cultura della sorveglianza su poveri e immigrati.
Another Country è un reportage sociale e di denuncia che mette in luce le contraddizioni presenti nella cultura e nella società statunitense: tra tensioni razziali e giochi di potere, tra violenza e senso di ribellione, tra maniacale controllo della polizia e apparente libertà per le minoranze presenti nel Paese. Parte del lavoro è inoltre dedicata a Guantanamo Bay e al carcere statunitense di massima sicurezza che Pellegrin ha fotografato a più riprese tra il 2006 e il 2012.
“Questi temi mi hanno affascinato, e dopo quel primo viaggio a sud-ovest sono tornato in America quasi ogni sei mesi. Non ero alla ricerca di una storia particolare, ma del tentativo di dare un senso a un ethos. Ho cercato di arrivare al nocciolo di qualcosa sull’America, il suo spirito e i suoi ideali, e i paradossi che contengono” (Paolo Pellegrin)
Paolo Pellegrin è uno dei più apprezzati fotografi nel panorama internazionale, membro di Magnum Photos dal 2005. Ha ricevuto i più significativi award internazionali, come il Kodak Young Photographer Award / Visa d’Or at Visa Pour l’Image nel 1996, la Leica Medal of Excellence nel 2001, l’Hansel-Mieth prize nel 2002, l’Olivier Rebbot prize by the Overseas Press Club nel 2004, il W. Eugene Smith Grant in Humanistic Photography nel 2006, la Robert Capa Gold Medal nel 2007, il Deutsche Fotobuchpreis e il Lucie International Photography Awards nel 2008, il Getty Image Professional Editorial Photography Grant nel 2009 e il Dr. Erich Salomon Award nel 2013. Ha inoltre vinto il World Press Photo nel 1995, 1998, 1999, 2004, 2005, 2006, 2012 e 2013. Le sue foto sono apparse sulle più prestigiose testate internazionali, e ha pubblicato numerosi libri: 100 Photos of Paolo Pellegrin for Press Freedom (Reporters Sans Frontières, France, 2013); Paolo Pellegrin (Kunstfoyer der Versicherungskammer Bayern 2012); Dies Irae (Contrasto, Italy, 2011); Photo Poche (Actes Sud, France, 2010); As I Was Dying (Actes Sud, France, 2007); Double Blind (Trolley, 2007); Kosovo 1999-2000: The Flight of Reason (Trolley, USA, 2002); L’au delà est là (Le Point du Jour, France, 2001); Cambogia (Federico Motta Editore, Italy, 1998) e Bambini (Sinnos, Italy, 1997).
Another Country – Paolo Pellegrin
Dove: Leica Galerie, via Mengoni 4, Milano
Quando: dal 17 dicembre 2015 al 31 gennaio 2016
Orari: lun 14.30-19.30/ mar-sab 10.30-19.30 – domenica chiuso
Ingresso: gratuito