MANTOVA. Fino al 10 gennaio 2016 al cinema del Carbone, negli orari dell’apertura delle sale, rimarrà esposta “mono no aware”, la mostra fotografica di Luca Righi e Giulia Rizzini, dedicata alla bellezza effimera delle cose e il sentimento di struggimento che si prova con la consapevolezza della sua fugacità.
IL PROGETTO RACCONTATO DA LUCA RIGHI E GIULIA RIZZINI. Se il mono no aware accetta il fluire del tempo e le sue conseguenze, la fotografia cerca invece di protrarre per sempre, in un tempo artefatto, il momento esatto in cui abbiamo riconosciuto la bellezza in un soggetto. Nonostante le fotografie che presentiamo in questa mostra abbiano “intrappolato” i sentimenti che abbiamo provato davanti al dispiegarsi di una nazione sconosciuta, con tutte le sue particolarità e contraddizioni, la nostra esperienza è stata certamente mono no aware, e ci siamo ritrovati a salutare con un sospiro le giornate a nostra disposizione, prendendo un nuovo treno e salutando un’altra città.
Raccontano ancora gli autori… Fotografare il Giappone è stato per noi un modo di esplorarlo e conoscerlo, la macchina fotografica per il fotografo è un terzo occhio e un secondo naso, ci aiuta a definire il significato che per noi hanno una scena o un paesaggio. Agli occhi di un gaijin (straniero) in visita, il Giappone è un enorme tappeto visivo ordinato, poiché l’armonia tra paesaggio, abitazioni, persone e oggetti è totale, senza quei “rattoppi” e soluzioni approssimative che siamo abituati a vedere nelle nostre città, e questo crea la sensazione di trovarsi spesso in una cartolina. Fortunatamente sfuggono dei fili anche al rigidissimo controllo giapponese, ed è lì che si incontrano storie interessanti, personaggi curiosi e situazioni che vale la pena fotografare, anche se, da bravi gaijinin visita, abbiamo voluto celebrare la sua bellezza anche con qualche meritata cartolina.
La mostra è visitabile durante gli orari di apertura del cinema e rimarrà aperta fino al 10 gennaio 2016.