PORDENONE. Si intitola “Presenze” la mostra di Beatrice Speranza che, fino al 19 aprile 2016, sarà ospitata alla galleria due piani.
Curata da Benedetta Donato, la mostra presenta una selezione tratta dall’originale percorso, iniziato dall’artista nel 2013, in cui l’antica forma meditativa del ricamo incontra la fotografia. “Fotografie realizzate per un’esigenza personale” racconta l’autrice “nate dalla necessità di fermare alcuni momenti e attirare su di essi una rinnovata attenzione“.
Il racconto di Beatrice Speranza prende spunto dal suo vissuto e incontra il tema del paesaggio, riportato in una forma estetica molto rischiosa, qual è quella del ricamo, in cui avviene un contatto fisico con ogni fotografia; un gesto di incursione delicata, che richiede molta attenzione e concentrazione. La stessa attenzione che si impiega in camera oscura, ogni qual volta si decide di intervenire sulla stampa per dosarne i contrasti ed esaltarne i particolari.
L’intervento ex post, prolunga l’azione e riposiziona gli scatti in un tempo sospeso, che è unione di sensazioni passate, ancora vive e destinate a permanere nel presente. Nelle opere in mostra, la natura è il soggetto preponderante, mai imponente, ma fortemente protagonista nella sua lievità, a testimonianza di un’istintiva ricerca della leggerezza.
Le fitte trame intessute nelle fotografie appaiono come improvvise visioni che vanno a ridefinire le immagini stesse, esaltandone i particolari, rendendole opere uniche, volutamente proposte in un formato contenuto, che conduce lo spettatore ad una visione più ravvicinata e intima facendolo entrare in una dimensione più contemplativa.
In queste trame è possibile individuare tracce di quelle Presenze che danno il titolo al progetto artistico, prova di interazione tra manualità e saper fare differenti che qui dialogano con sorprendente equilibrio ed inaspettata vitalità.
Beatrice Speranza, nata a Lucca, si laurea alla Facoltà di Architettura a Firenze. Gli studi contribuiscono a crescere la sua passione per l’immagine e la composizione, che unite alla sua sensibilità, fluiscono spontaneamente nella fotografia. Le intuizioni di Beatrice Speranza nascono dall’osservazione del reale, dal desiderio di documentare mondi a noi quotidiani, che a volte guardiamo di sfuggita, e che stanno subendo dei cambiamenti a volte drastici (La casa dei libri, Portiere! Portiere! e Santi e Maddalene.). La sua forte curiosità la porta a cimentarsi in diverse collaborazioni e sperimentazioni artistiche nel design, grafica e video. Con una ricerca intima e personale negli ultimi anni Beatrice sente la necessità di un ritorno all’artigianalità e contamina le sue immagini con interventi manuali come ricami in filo di lana (Presenze) o immergendole sotto strati di paraffina (Santi e Maddalene) o sotto una leggera velatura data dalla cera d’api (La pienezza del vuoto). Dal 2010 ha iniziato ad esporre i suoi lavori, sia di fotografia che design in diversi spazi espositivi sia in Italia che all’estero e il suo lavoro è stato richiesto per comunicare l’immagine di grandi aziende come ITEMA (leader mondiale nella produzione di telai) e per i 70 anni di FAEMA, produttrice delle famose macchine professionali per il caffè.
Presenze
Dove: due piani, via Ospedale Vecchio 4, Pordenone
Quando: 12 marzo – 19 aprile 2016
Orari: dal martedì al sabato 15.30 – 19.30
Info: tel. 0434 036544 || www.due-piani.it