FOLLONICA. Sono 70 gli scatti dedicati a Milano che, dal 5 marzo, saranno in mostra alla Pinacoteca civica di Follonica per un progetto a cura di Michele Fucich e Sandro Petri. Realizzati da Ferruccio Malandrini, figura di rilievo della cultura fotografica italiana, dall’aprile al dicembre del 1964, gli scatti raccontano la città della Madonnina, vera protagonista dei suoi racconti fotografici, colta attraverso i volti dei milanesi e degli immigrati, nelle periferie, nelle architetture moderne del centro. Dal boom economico che si affacciava dalle vetrine dei negozi all’anima delle strade vista attraverso lo sguardo della primigenia “street photography”.
È un ritratto della Milano che in quegli anni contava “25 musei, 35 biblioteche oltre a quelle comunali, 60 gallerie d’arte, altrettante case editrici” , la città dei teatri, delle neo-avanguardie, del made in Italy: la “capitale culturale” d’Italia che attirò a sé numerosi intellettuali ed artisti “migranti” (da Elio Vittorini a Luciano Bianciardi) insieme alla Milano “sporca ma autentica”, cantata da Enzo Jannacci, che accoglieva i tantissimi operai in cerca di lavoro.
Ferruccio Malandrini proviene dalla Toscana, dalla provincia senese. Attirato dal “mito” milanese vive un anno in città. L’occupazione primaria (fotoreporter freelance per l’Unità) gli permette di ritrarre nel tempo libero, con sguardo d’autore, i tanti aspetti della metropoli che lo più colpiscono. Il suo sguardo, la sua sensibilità, nascono dai “maestri” che Malandrini ha scelto nel suo percorso di personale formazione, a partire dai primi anni ’50: Henri Cartier-Bresson, Paul Strand , William Klein, Carlo Mollino, Elio Vittorini saranno per lui figure fondamentali, che evidenziano la curiosità e la trasversalità del suo sguardo che compone insieme cultura cinematografica, letteraria, fotografica.
Milano, già mito collettivo ma anche epicentro di trasformazioni repentine, di rinnovamenti artistici e di grandi contrasti sociali negli anni centrali del boom economico, entra nell’obiettivo autoriale di Malandrini senza idee preconcette. La città è colta attimo per attimo all’interno di una vicenda esistenziale specifica, ma anche da uno sguardo aperto apiù aspetti, umani ed antropologici, architettonici e urbanistici che ne svelano un volto già allora composito e stratificato, anticamera delle trasformazioni a venire nei decenni seguenti.
Milano ’64. Ferruccio Malandrini, fotografo a Milano
Dove: Pinacoteca civica, Piazza del Popolo 1/2, Follonica
Quando: 5 marzo – 10 aprile 2016
La mostra rientra nel programma di “Milano ‘64” e prevede alcuni incontri tematici, in forma di “talk”, che proporranno voci diverse dall’ambito letterario, artistico e dell’impresa culturale.
Tutte le info: milano64.wordpress.com