TORINO. Si intitola “Hospitalia” la ricerca che Elena Franco ha dedicato agli antichi ospedali europei con l’obiettivo di costruire un progetto capace di coniugare fotografia, architettura e paesaggio. Un lavoro in cui si intrecciano documentazione, indagine storica e indicazioni per nuove progettualità per una mostra curata da Gigliola Foschi ed esposta a ArtPhotò.
Le fotografie di Elena Franco accompagnano in un viaggio storico, architettonico, medico e sociale che, da Torino arriva a Vercelli, a Milano e poi si spinge in Francia e in Belgio: ad Arles, Lessines e in altre città caratterizzate dalla presenza di un antico ospedale.
L’esposizione è frutto di una ricerca avviata nel 2012 dall’architetto-fotografa sul patrimonio edilizio ospedaliero che va dal Medioevo all’Ottocento inoltrato sia italiano che europeo. Una ricerca, la sua, che risulta di particolare importanza perché proprio oggi – così com’era avvenuto per le fabbriche fotografate dai Becher e da Basilico – tali edifici stanno progressivamente cambiando le loro finalità di utilizzo e rischiano di trasformarsi in puri involucri deprivati della loro storia.
A partire da una precisa consapevolezza e sensibilità rispetto a tali edifici, le immagini di Elena Franco s’impegnano a evidenziare similitudini e differenze, strutturali o funzionali, tra i vari ospedali da lei presi in esame. Serie e volutamente descrittive, le sue fotografie sono il frutto di una lunga e tenace indagine fotografica e rivelano quanto l’autrice sia stata capace di entrare in profonda sintonia con i luoghi, tanto da offrirci un percorso di conoscenza.
Un passato dove il prestigio di una città (dal XIV al XIX secolo) veniva valutato anche sulla base della bellezza, della grandiosità e dell’efficienza del suo ospedale “maggiore”. Grazie ai responsabili degli enti – che hanno sostenuto e permesso di avere accesso a luoghi normalmenteinaccessibili e ad archivi pressoché inesplorati, conosciuti solamente da studiosi e addetti ai lavori – Elena Franco ha potuto fotografare campagne e fattorie un tempo (ma in parte anche attualmente) beni di proprietà degli enti ospedalieri che li avevano ricevuti grazie a lasciti e donazioni.
Tali possedimenti erano lo specchio della società dell’epoca e hanno influenzato lo sviluppo agricolo che sino al secolo scorso ne ha disegnato il paesaggio.Per trovare in questi paesaggi agricoli le tracce di quel legame, i segni di una microstoria importante e significativa, l’autrice ha consultato archivi silenziosi, scovato antiche mappe dimenticate, studiato percorsi.Elena Franco è riuscita a ridare voce alla memoria urbanistica, architettonica e sociale di questi antichi luoghi di accoglienza e cura e si offre come un racconto capace di suggerire soluzioni progettuali rispettose e capaci di valorizzarli.
L’intenzione di ArtPhotò è proporre una mostra intesa comeuna sintesi ragionata dell’ampia ricercadi Elena Franco su questo immenso patrimonio. Un patrimonio storico, artistico e sociale che ha la necessità di trovare il giusto equilibrio tra sostenibilità economica e funzionale ed esigenze di tutela come chiave per metterne in risalto l’immensa ricchezza, da noi troppo spesso misconosciuta. L’obbiettivo, grazie all’immediatezza del linguaggio fotografico, è quello di portare a conoscenza di un pubblico vasto, e non semplicemente di addetti ai lavori, l’entità di questo patrimonio, primo passo di un possibile percorso di valorizzazione.
Hospitalia
Dove: Artphotò, via dei Mille 42, Torino
Quando: fino al 14 ottobre 2016
Orari: dal martedì al venerdì dalle 15 alle 19. Anche su appuntamento
Ingresso: libero
Info: www.artphotobonomo.it