Più di 300 fotografie di Luigi Ghirri in mostra a Essen. Paesaggi, architettura, mutazioni e il cambiamento sociale in divenire. Sono questi alcuni dei soggetti di Luigi Ghirri le cui fotografie sono esposte, fino al 22 luglio, al Museo Folkwang, ad Essen.
Ghirri (1943-1992) è tra i pionieri della fotografia a colori europea e la mostra al Museum Folkwang è la prima ampia presentazione dell’opera del fotografo reggiano in un museo al di fuori della sua Italia natale.
Nella sua opera, l’artista, formatosi come geometra, si concentrava su paesaggi, nature morte e temi architettonici, soprattutto dalla sua regione d’origine, l’Emilia Romagna. Ha affrontato il rapporto che gli umani hanno con il loro ambiente naturale e artificiale con perspicacia e un pizzico di ironia. In questo modo non riflette solo i cambiamenti culturali dei suoi giorni, ma anche i cambiamenti nei modi di rappresentazione e rappresentazione che erano parte integrante di questi.
In mostra, nel museo tedesco, oltre 300 fotografie a colori facilmente riconoscibili per quello stile personale, che tutti sanno riconoscere sin dal primo sguardo.
La mostra, in particolare, si focalizza soprattutto sulla svolta degli anni Settanta, il suo periodo più produttivo che sottolinea la sua ricerca di un rinnovamento nella fotografia. Il periodo esemplifica il suo approccio eccezionalmente concettuale al medium, pur lasciando a Ghirri il pensatore e il saggista di avere voce in capitolo.
Le fotografie di piccole dimensioni di Ghirri, per lo più stampate su carta opaca, spesso assomigliano a sequenze di film e sono caratterizzate da colori tenui. Ghirri aveva un inimitabile senso del colore, dello spazio e della luce, oltre a una capacità quasi inaudita di visualizzare umilmente il “luogo comune” e renderlo accessibile a un nuovo livello di percezione.
Curata da James Lingwood, la mostra al Museum Folkwang prende spunto dalla grande mostra monografica tenutasi a Parma nel 1979 e arrangiata secondo le specifiche di Luigi Ghirri. Circa 300 fotografie, suddivise in 15 gruppi di lavoro, rivelano l’ampia gamma di temi affrontati da Ghirri negli anni ’70.
Info: Museum Folkwang