Elisabetta Pina, giornalista e fotografa, si sta impegnando ormai da tempo a sfatare il giudizio sempre più frequente che Milano sia una città operosa ma grigia e triste.
E lo fa immortalando una Milano segreta e fascinosa in una serie di scatti di grande impatto.
Scatti che saranno protagonisti, dal 25 gennaio al 1 febbraio, della mostra Somewhere in Milan, in programma presso lo spazio Hubbastanza di via Mac Mahon.
E che dimostrano un po’ perché Milano si è meritata il primo posto nell’indagine 2018 per la vivibilità delle province italiane.
In mostra allo spazio Hubbastanza
Qui saranno esposte una trentina di immagini, per la maggior parte a colori: fotografie che prendono le distanze, in tutti i sensi, dal “luogo comune” riportando l’attenzione su scorci e dettagli vivi della città.
Non solo vedute panoramiche, dunque, ma anche e soprattutto insegne, saracinesche, simboli pop, muri, graffiti, androni: frammenti che rischiano di passare inosservati, ma che raccontano della città molto di più di quanto non possano fare inquadrature prevedibili e un po’ calligrafiche.
Le opere in mostra all’Hubbastanza fanno parte del progetto condiviso su Facebook e Instagram #milanononfaschifo – di cui avevamo parlato anche qui – che Elisabetta Pina ha ideato e lanciato ormai oltre tre anni fa.
Un’idea che prende le mosse dalla consapevolezza dell’evoluzione e dall’aspetto sempre più social della fotografia e che mira a catturare le innumerevoli facce di Milano, da quelle più romantiche e mistiche a quelle più dure, selvagge e underground.
Mostra interattiva
Il concetto di condivisione verrà concretamente riproposto anche in occasione della mostra, che è stata pensata come “interattiva”.
Le foto esposte, infatti, non avranno didascalia, e il pubblico, armato per l’occasione di pennarelli, pennelli e carta, sarà chiamato a indovinare dove si trovano gli scorci che vi appaiono, e a partecipare attivamente con interventi e commenti, scritti o disegnati.
Tre sezioni
Le opere di Elisabetta Pina saranno divise in tre sezioni. Somewhere in Milan, che dà il nome alla mostra, comprende foto scattate in diversi quartieri milanesi; Somewhere in Mac Mahon è un omaggio alla via in cui si trova lo spazio Hubbastanza, cuore di un quartiere appena defilato dal centro, ancora a misura d’uomo ma mai come negli ultimi anni vivo e animato da un grande fermento sociale e culturale.
L’ultima sezione sarà infine dedicata alla Street Art, di cui l’autrice è grande esperta e appassionata: una forma di espressione potente, accessibile, che forse come nessun’altra sa riflettere gli umori e i mutamenti che si respirano in una città e che, soprattutto a partire dalla fine degli anni Novanta, ha trasformato Milano in un museo a cielo aperto.
La mostra Somewhere in Milan verrà inaugurata venerdì 25 gennaio, e sarà visitabile gratuitamente sia nel giorno dell’inaugurazione dalle 18:30 – 21:00, sia venerdì 1 febbraio, sempre a partire dalle ore 18:30 fino alle 21:00.
Info: www.hubbastanza.com