E’ la The Photographers Gallery di Londra a ospitare la prima retrospettiva britannica dedicata al fotografo russo Roman Vishniac (1897-1990).
L’esposizione, dal titolo Roman Vishniac Rediscovered, rimarrà aperta al pubblico fino al 24 febbraio 2019.
Versatile e innovativo, Vishniac è noto per aver creato uno dei registri più ampiamente riconosciuti e riprodotti della vita ebraica nell’Europa dell’Est tra le due guerre mondiali.
Con numerose delle sue opere più iconiche, questa mostra completa presenta i capitoli della sua carriera fotografica recentemente scoperti e meno conosciuti dai primi anni ’20 alla fine degli anni ’70.
Gli esordi
Nato a Pavlovsk, in Russia nel 1897 da una famiglia ebrea, Vishniac ha ricevuto, nel giorno del suo settimo compleanno, una macchina fotografica e un microscopio. Questo gli ha permesso di accrescere la sua curiosità nel mondo della fotografia e della scienzae ha iniziato a fare i primi esperimenti scientifici attaccando la fotocamera al microscopio.
Nel 1920, in seguito alla rivoluzione bolscevica, emigrò a Berlino, dove si unì ad alcuni dei numerosi club fotografici fiorenti della città. Ispirato dal cosmopolitismo e dalla ricca sperimentazione culturale, Vishniac iniziò a usare la sua macchina fotografica per documentare ciò che lo circondava.
Lo sviluppo di Vishniac come fotografo, però, coincise con gli enormi cambiamenti politici avvenuti in Germania, che Vishniac ha costantemente catturato nelle sue immagini: dall’ascesa del nazismo in Germania alle parate militari.
La mostra
Roman Vishniac Rediscovered riunisce, per la prima volta, i suoi lavori completi, tra cui stampe vintage recentemente scoperte, filmati rari e “perduti” del periodo prebellico, corrispondenze, pubblicazioni su riviste originali.
La mostra è tratta dall’archivio conservato all’International Center of Photography di New York e curata da Maya Benton in collaborazione con la curatrice di The Photographers ‘Gallery, Anna Dannemann e il curatore del Jewish Museum London, Morgan Wadsworth-Boyle.
Il libro
Per chi ama l’artista è possibile acquistare anche un volume, edito da Prestel, che offre una nuova e profonda considerazione di questo importante fotografo modernista.
Oltre a presentare l’opera più famosa di Vishniac – le immagini iconiche della vita ebraica nell’Europa orientale prima dell’Olocausto – questa pubblicazione introduce anche molte fotografie inedite che coprono più di sei decenni del suo lavoro.
Tra queste, le immagini di Berlino, filmati rari provenienti da comunità ebraiche rurali nella Ruthenia dei Carpazi, documentazione dei campi dei profughi del dopoguerra e una copertura vivida della vita ebraica in America negli anni ’40 e ’50.
Un volume da collezione (lo puoi trovare qui) che contiene anche saggi di studiosi di fotografia di fama mondiale di storia e cultura ebraica che affrontano queste immagini ritrovate e le considerano nel contesto delle tendenze moderniste a Berlino negli anni ’20 e ’30. Tra i temi: l’ascesa del potere nazista in Germania e nell’Europa orientale; gli usi della fotografia documentaria sociale per le organizzazioni di soccorso; le esperienze di esilio, spostamento e assimilazione; e l’impatto della ricerca scientifica pioneristica di Vishniac nella fotomicroscopia a colori negli anni ’50 e ’60.
Tutte le info sulla mostra qui