E’ Bologna ad ospitare la prima personale in Italia del fotografo e videomaker belga Geert Goiris.
La personale, a cura di Simone Menegoi e Barbara Meneghel, è ospitata al Salone della Banca di Palazzo De’ Toschi e rientra tra i main projects di Art City Bologna 2019 in occasione di Arte Fiera.
La mostra
L’esposizione — composta da una selezione di stampe fotografiche di diverso formato, uno slide show e una video installazione multicanale — sarà presentata in un allestimento ambizioso e innovativo concepito appositamente dall’architetto Kris Kimpe, collaboratore abituale dell’artista.
Il Salone sarà occupato da moduli espositivi esagonali, alcuni chiusi, altri aperti e accessibili, ognuno dei quali ospiterà sulle proprie pareti fotografie o immagini in movimento. I moduli, distribuiti in maniera irregolare, offriranno allo spettatore un’esperienza immersiva, lasciandogli al tempo stesso la libertà di scegliere il proprio percorso.
Il tema
Il titolo della mostra, tratto dalla videoinstallazione inclusa in essa, è Terraforming Fantasies (“Fantasie di terraformazione”).
Il termine ‘terraformazione’, di creazione recente, viene usato per lo più nel contesto di speculazioni sul futuro dell’umanità, e si riferisce alla possibilità di rendere simili alla Terra, e dunque abitabili per gli esseri umani, pianeti diversi dal nostro alterandone chimicamente l’atmosfera.
Si tratta di un’ipotesi che a oggi risulta fantascientifica, e la cui tacita premessa non è difficile da indovinare: l’ambizione di colonizzare altri pianeti rivela una profonda inquietudine circa il futuro del nostro, su cui incombe la minacciato di una catastrofe ecologica.
Spiega Goiris: “È fuorviante pensare alla “terraformazione” a questo stadio. In sé e per sé è un concetto interessante, ma manchiamo assolutamente della tecnologia e delle risorse (per non parlare dell’etica) per realizzarlo.
Sognarlo, comunque, è profondamente umano: ambizioso, e allo stesso tempo tragicamente lontano dalla realtà”. L’allestimento stesso della mostra è legato questo tema: “La scenografia porta nello spazio una costellazione di oggetti estranei.
Focus sul paesaggio
Pur senza escludere gli interni e la figura umana, la ricerca fotografica e video di Geert Goiris si concentra soprattutto sul paesaggio. Sia che catturi nelle sue immagini siti ai confini del mondo (dall’Antartide al deserto vulcanico di Dancali, in Etiopia), sia che si concentri su luoghi familiari, Goiris li fa apparire sospesi ed enigmatici, come se appartenessero a un altro pianeta.
Un risultato che è frutto di scelte tecniche e stilistiche precise: l’artista si serve principalmente di una macchina fotografica di grande formato, su cui monta pellicole speciali (ortocromatiche, per riprese aeree, a infrarossi).
Gli scatti hanno luogo soprattutto durante le ore del tramonto, nell’ora incerta in cui la luce inizia a declinare e lascia posto all’oscurità.
Il metodo di lavoro è una combinazione di preparazione e casualità: Goiris adopera la camera con la precisione di un consumato professionista, ma durante il lungo tempo di esposizione che predilige può accadere potenzialmente qualunque cosa.
Il modo in cui la pellicola trasformerà il soggetto inquadrato in un’immagine rimane, in una certa misura, imprevedibile.
TERRAFORMING FANTASIES | |
Dove | Salone Banca di Bologna – Palazzo De’ Toschi, Piazza Minghetti 4/D, Bologna |
Quando | 29 gennaio | 24 febbraio 2019 |
Orari | giovedì e venerdì, ore 15-19. sabato e domenica, ore 11-18. chiuso il lunedì, martedì e mercoledì |
Ingresso | libero |
Orari di apertura nei giorni di ART CITY Bologna: venerdì 1 febbraio, ore 10-20; sabato 2 febbraio, ore 10-24; domenica 3 febbraio, ore 10-20 |