Oltre 300 opere tra immagini fotografiche, opere pittoriche, logotipi, materiali originali legati alla grafica e alla comunicazione pubblicitaria e oggetti di design.

Tutto questo si potrà vedere all’antologica dedicata a Franco Grignani in mostra al M.a.x. museo di Chiasso (Svizzera).

grignani mostra chiasso
Franco Grignani, Tempo sul Sassolungo, 1950, gelatina bromuro d’argento/carta, 30.5 x 30.5 cm, MUFOCO, Museo di fotografia contemporanea

Il percorso è curato da Mario Piazza, docente alla Scuola di Design del Politecnico di Milano e Nicoletta Ossanna Cavadini, direttrice del m.a.x. museo.

Esposto il risultato di una lunga ricerca scientifica condotta nell’archivio Franco Grignani, oltre che nei fondi del Mufoco Museo della Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo (Mi), dell’Associazione Italiana Design della Comunicazione Visiva Aiap e in importanti collezioni private italiane e svizzere.

Sperimentazioni fotografiche

Nato nel 1908 a Pieve Porto Morone, in provincia di Pavia, Grignani si avvicina presto all’ambito artistico. Già alla fine degli anni venti inizia a dedicarsi alla sperimentazione innovativa, anche grazie all’uso della macchina fotografica.

A metà del secolo scorso, scopre le possibilità linguistiche della fotografia, spingendosi nel territorio dell’astrazione, apparentemente estraneo a quella disciplina.

Qui saranno esposti alcuni esemplari di quegli anni, tra sperimentali ottici su tela emulsionata e tavola e fotografie ai sali di bromuro d’argento. A questi si accompagna una serie di rare fotografie naturali ovvero paesaggi, vedute di città, caratterizzate da inquadrature inconsuete.

Grafica e pubblicità

Fu proprio nel periodo immediatamente post-bellico, che Grignani a fianco della sua passione per la fotografia si dedica a quella di graphic designer.

Inizia poi, negli anni ’50, una lunghissima collaborazione con Alfieri & Lacroix, diventa art director della rivista “Bellezza d’Italia”, house organ della Dompé Farmaceuticidi cui sarà anche autore della comunicazione.

In pieno boom economico lavora come grafico per la grande committenza (Pirelli, Arnoldo Mondadori Editore, Fiat, Ermenegildo Zegna).

Infine, negli anni ’70, si specializza nella corporate image, ma dalla metà del decennio si dedica quasi esclusivamente all’attività artistica.

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Franco Grignani, Traliccio, 1938, Fotografia, stampa gelatina di bromuro d’argento su carta, 23.8 x 22.2 cm, Archivio Manuela Grignani Sirtoli, © Matteo Zarbo

Un volume per scoprire la sua carriera

Accompagna la mostra un catalogo edizioni d’arte Skira con i saggi di Roberta Valtorta sulla fotografia astratta e di Mario Piazza sul valore sinestetico di sperimentazione.

Saggi, inoltre, di Giovanni Anceschi sulle alterazioni ottico-mentali, di Bruno Monguzzi sulle tensioni emotive dell’intera opera e di Nicoletta Ossanna Cavadini sul rapporto di esempio da seguire per i giovani grafici svizzeri agli inizi degli anni ’60 e ’70 nell’asse Basilea-Zurigo-Milano della Kunstgewerbeschule.

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Franco Grignani, Allestimento del Padiglione della grafica alla Triennale di Milano, 1957, fotografia dell’epoca, © Matteo Zarbo
Polisensorialità fra arte, grafica e fotografia
Dovem.a.x. museo, via Dante Alighieri 6, Chiasso, Svizzera
Quando17 febbraio – 15 settembre 2019
Orarimartedì – domenica, ore 10.00 – 12.00 e 14.00 – 18.00
Ingresso10 chf intero; 7 chf ridotto
Infowww.centroculturalechiasso.ch