22 opere dedicate al turbamento del vivere e composte in un progetto sviluppato sulla base di una meticolosa analisi interiore.
E’ questa ‘Lumen Obscura‘ la mostra con foto di Oriana Majoli che esplora e racconta sfumature di buio. Curata da Walter Borghisani trova spazio nella torrefazione Vittoria, in via Ferrabò 4, a Cremona, dal 3 maggio al 21 giugno.
Il progetto
Lumen Obscura esplora e racconta sfumature di buio. Con l’eclissi della ragione, l’indole, l’inconscio e le umane debolezze tornano ad alimentarsi di oscurità. Il buio è angoscia e attrazione, disperazione e morboso riparo. Scandaglia l’animo umano ed alcuni dei coni d’ombra più segreti e laceranti.
Il progetto è composto da 22 opere dedicate al turbamento del vivere interiore ed a quello del vivere sociale. Ogni argomento sviluppa in una scena nella quale, come nella mente, spazio e moto e tempo sono assenti o trasfigurati in sospensione.
Quello di Oriana Majoli è un lavoro estremamente complesso quanto meticoloso che nasce come il semplice desiderio (o bisogno) di dare concretezza a visioni, per lo più notturne, per poi crescere fino a divenire un progetto caratterizzato per linguaggio estetico, simbologia e citazioni ma, soprattutto, come metodo di analisi interiore.
Uno specchio per l’osservatore
Ogni scena, per la quale l’artista non risparmia la propria ricerca, vuole essere contemporaneamente uno specchio, una finestra o un gorgo per l’osservatore. E, per non distrarre lo spettatore dal tema degli scatti, anche la nudità è rivista da Oriana al fine di conservare la bellezza plastica di un corpo, ma senza aprire ad interpretazioni fuorvianti. La scelta stessa del formato e delle dimensioni non è casuale, bensì frutto di una riflessione, ed è volta a ridurre l’eventuale componente aggressivamente emotiva delle immagini a favore del valore simbolico ed estetico.
Lvmen Obscvra è un progetto che necessita, nel contempo, di lettura sensibile e di distacco critico per essere coinvolti quanto basta per poterne apprezzare gli estremi dal punto di vista tecnico quanto emotivo. Per esserne coinvolti senza esserne travolti. Non è un lavoro di facile fruizione ma, sull’onda del crescendo della proposta fotografica/artistica che da due anni a questa parte arricchisce questo spazio, siamo certi potrà incuriosire ed entusiasmare ed arricchire.