Le foto dell’artista napoletana Yvonne De Rosa saranno ad Arles fino a settembre grazie a PhotoluxFestival di Lucca, la Biennale Internazionale di Fotografia, diretta da Enrico Stefanelli.
La Fondation Manuel Rivera-Ortiz rappresenterà la manifestazione toscana con le opere tratte dalla serie Negativo 1930, esposte all’interno del circuito ufficiale dei Rencontres.
La mostra
Negativo 1930 di Yvonne De Rosa, curata da Enrico Stefanelli e Laura Nobile, racconta la storia di Nina, una giovane ragazza che si era innamorata di Peppino, un pescatore.
Si tratta di una storia realmente accaduta in un piccolo paese della Campania negli anni Trenta.
Rimasta incinta, Nina comunicò la notizia a Peppino che la strangolò a morte.
Nina, a malapena riconoscibile, fu ritrovata in mare due settimane dopo, era totalmente calva a causa dell’acqua salata che aveva bruciato la cute del capo.
Durante le indagini della polizia, venne reso noto il suo stato di gravidanza. Per il disonore, il padre ripudiò la figlia, il funerale non venne mai celebrato e il corpo traslato in un ossario. Peppino, accusato di omicidio, venne processato e dichiarato colpevole.
Vennero celebrate molte messe, nel tentativo di porre fine a queste visioni, e molti abitanti del paese sostenevano di vedere aggirarsi il fantasma di Nina, fino a quando la sentirono dire “Finalmente sto andando via per un lungo viaggio”.
Il dolore di Nina
Yvonne De Rosa ha lavorato sul campo, visitando il villaggio di Nina e incontrando Anna che le ha mostrato i luoghi della vicenda e quelli in cui la ragazza era ‘apparsa’.
Negativo 1930 indaga i temi del dolore collettivo, della colpa e del complotto, combinando fotografie caratterizzate da uno ‘spirito’ contemporaneo e dai toni ultravioletti con immagini del paesaggio e dei luoghi chiave della vicenda, così come la ricostruzione e le interpretazioni di questa vicenda.
YVONNE DE ROSA. Negativo 1930
Arles, Fondation Manuel Rivera-Ortiz (18 Rue de la Calade)
1° luglio – 22 settembre 2019
Orari: tutti i giorni, dalle 10.00 alle 19.00