Cascina Roma Fotografia di San Donato Milanese ospita la mostra con le foto dei vincitori del premio internazionale di fotogiornalismo Andrei Stenin.
Dopo Budapest, Cape Town e New York, la mostra arriva in Italia con 80 immagini dei vincitori. Foto selezionate da 6.000 candidature provenienti da 80 nazioni di tutti cinque i continenti.
Andrei Stein – il concorso
Questo è l’unico concorso in Russia che funge da piattaforma grazie alla quale la comunità internazionale di fotografia può scoprire nomi nuovi del fotogiornalismo. Oltre a mantenere e sviluppare i suoi standard elevati e formare i criteri qualitativi della fotografia documentaria in Russia e nel mondo.
I vincitori del 2019 sono giovani fotografi di Russia, Germania, Spagna, Italia, India, Iran, Sudafrica, Turchia, Egitto, Bangladesh, Bielorussia, Filippine, Francia, Stati Uniti, Cina, Portogallo e Messico.
Le foto premiate
Il premio maggiore del concorso, il Grand Prix, è andato al fotografo italiano Gabriele Cecconi per la serie “I miserabili e la terra”. I protagonisti di questa storia sono i profughi rohingya, costretti a migrare, e i territori meridionali del Bangladesh, messi a repentaglio a causa della migrazione.
Molto sentito il tema dei profughi e della migrazione
Il tema dei profughi e della migrazione forzata è stato uno dei fenomeni più analizzati. Nella categoria “Notizie principali” hanno meritato il primo posto lo straziante scatto del fotografo francese di origine siriana Sameer Al-Doumy. In “Da un conflitto all’altro” si vede un uomo che stringe a sé una bambina ferita dopo un’incursione aerea su Damasco. L’altro premio alla cronaca fotografica di speranza e disperazione dei profughi dell’America Centrale nella città messicana di Tijuana, al confine con gli USA, “La carovana dei migranti”, della giornalista Kitra Cahana (USA).
Bracconieri e sport
“Dissezione” di Justin Sullivan (Sudafrica) ritrae un elefante africano, smembrato dai bracconieri in cerca di avorio nel Botswana settentrionale. La sua è stata nominata migliore opera singola nella categoria “Il mio pianeta”. In questa categoria, per le serie ha vinto “La mia Jacuzia”, del russo Alexei Vasilyev.
Nella categoria “Sport” premiato lo scatto che immortala il momento di una partita di pallanuoto, “Colpo decisivo” del fotografo indiano Ayanava Sil (foto singola). E la cronaca del trionfo esistenziale sui propri limiti ottenuto dai biatleti durante le gare, “Olimpiadi solitarie”, ripresa dall’obiettivo del russo Alexei Filippov (serie).
Ritratti e ispirazioni: protagoniste le donne
Nella categoria “Ritratto. Un eroe del nostro tempo” hanno vinto i fotoreporter di Francia e Bangladesh. Tra le foto singole l’ha spuntata il francese Francis Rousseau con “Le donne di Arugam Bay”, in cui dietro all’esotica bellezza delle protagoniste nell’idillio tropicale dello Sri Lanka, vi è il tema scottante della lotta delle donne per la libertà nel proprio Paese. Tra le serie fotografiche ha conquistato il primo posto il lavoro del fotografo del Bangladesh Mushfiqul Alam, “Una storia di tormenti” sulle donne del popolo rohingya, vittime di violenza.
L’edizione 2019 del concorso Stenin include per la prima volta la categoria “Ispirazione”. La migliore di questa categoria è la foto in bianco e nero di Andrea Alai (Italia) “Ammaliata”, sulla coraggiosa bimba di nove anni Yasa, di Donetsk, che lotta contro una terribile malattia, la sindrome di Crouzon.
Premio internazionale di fotogiornalismo Andrei Stenin | |
Dove | Cascina Roma Fotografia, piazza delle arti 6, San Donato Milanese |
Quando | 14 novembre 2019 – 23 febbraio 2020 |
Ingresso | libero |
Info | www.cascinaromafotografia.it |
Per la durata della mostra studenti ed insegnanti potranno prenotare una visita guidata con le guide del Festival della Fotografia Etica che li accompagneranno lungo il ricco percorso espositivo.
Saranno previsti in seguito eventi e incontri sui temi proposti con fotografi ed esperti del settore.