Lo studio del corpo è al centro della nuova mostra di Studiofaganel, a Gorizia. S’intitola Corporea, e l’esposizione, a cura di Marco Faganel e Sara Occhipinti, indaga il corpo grazie ad opere e fotografie di Alessia Bernardini, Alessandra Calò, Roberto Kusterle, Anna Pontel, Martina Zanin.
Il focus particolare sarà sullo studio della figura umana, un soggetto che fin dai primordi del mondo è al centro della rappresentazione visiva dell’umanità. Una tela bianca dove la silhouette è l’esito estetico del mondo interiore degli autori ed identità di un immaginario.
Sentimento e bivio, mito e racconto. Nella storia dell’arte, prima e nell’arte contemporanea oggi, l’espressione visiva nella figura umana è una ricerca sempre aperta, mutevole, in un pensiero critico soggettivo.
Corporea: 5 artisti si indagano sul corpo
La produzione fotografica inserita in questa esposizione accomuna in un sentire e comprendere diverso, una visione personale dell’idea di corpo.
Alessia Bernardini
Alessia Bernardini con la sua opera Pleasure Rock – nata durante una residenza del 2018 – ci mostra il corpo come un medium principe per provare piacere. È tratto da un progetto di pornopoetica e, come il titolo stesso indica, ‘il piacere è bello/spacca’. Si tratta di un gioco dialettico, linguistico e visivo interpretato da due performer, in cui il piacere erotico è stimolato da un significato percettivo duale, tra conflitto e resilienza. Il bilanciamento fisico rappresentato da delle pietre.
Alessandra Calò
Alessandra Calò, invece, con Kochan medita sull’identità di genere, tema di rovente attualità. L’artista si focalizza sulla coscienza del corpo e dei desideri femminili. Una concezione d’arrivo ma ancora lontana dal dissacrante utilizzo che la società ripropone di continuo.
L’occhio è puntato sul ruolo da assegnare al proprio corpo, un territorio sconosciuto e da esplorare, un percorso che ogni donna è invitata ad ricercare senza regole prestabilite. Il tutto libera di essere e di esprimersi nel modo in cui sente di essere sé stessa, fuori da convenzioni e obblighi morali imposti. Autoritratti sovrapposti a una serie di mappe recuperate dalla ‘New York Public Library’, strategia visuale che rafforza la tematica approfondita.
Roberto Kusterle
Nelle fotografie selezionate di Roberto Kusterle, il corpo da sempre è tematica poetica e distintiva dell’artista. Figure curvate che divengono struttura, l’eco a mitologie e leggende, ricoperte di vesti o nude, il tempo dell’esistenza visibile sul derma, amato e dissacrato, in uno spazio a-temporale.
Il corpo per Kusterle in decenni di produzione fotografica è un pensiero possessivo vivo, sempre presente e propone in queste opere, grazie alla resina che ricopre le immagini un immaginario scultoreo materico, tra fisico e concettuale in un ritorno alle origini della fotografia.
Anna Pontel
Nella visione di Anna Pontel, artista tessile, la figura umana invece, si combina con ‘Gli oggetti da compagnia’. Fatti all’uncinetto da lei stessa, questi oggetti sono abbinati da un’illustrazione che, come un bugiardino, suggeriscono istruzioni per l’uso.
L’artista si interroga sulle relazioni umane, pungendo consciamente l’osservatore con un pensiero critico su questa nostra epoca fake. Sebbene il soggetto rammenta sembianze viventi, l’inanimato è l’alternativa ai rapporti fluidi che oggi vengono preferiti, con il minimo rischio e fragili, rispetto a quelli costruiti in carne e ossa come richiama l’ambientazione umana nel contesto quotidiano inquadrato.
Martina Zanin
Rinnegato (2016) di Martina Zanin si concentra sempre sulle relazioni e propone un racconto visivo si sé stessa. L’essenza di questo lavoro autobiografico pone al centro la intima questione dell’autostima e i sensi di colpa originati dal legame complesso, quasi assente, con il padre.
Il corpo è medium simbolico di una serie di immagini che richiamano sensazioni e ricordi del passato dell’autrice sul suo legame con la figura paterna.
Corporea. Alessia Bernardini, Alessandra Calò, Roberto Kusterle, Anna Pontel, Martina Zanin | |
Dove | Studiofaganel, viale XXIV Maggio 15/c, Gorizia |
Quando | 21 maggio – 12 giugno 2021 |
Orari | Dal lunedì al venerdì dalle 16 alle 19. Il sabato e la mattina su appuntamento |
Ingresso | libero, consigliata la prenotazione |
Info | www.studiofaganel.com |