“Da Gorizia alle Ande” è la nuova esposizione fotografica promossa dallo studiofaganel di Gorizia fino al 7 gennaio 2022 con fotografie di Paolo Gasparini.
Paolo Gasparini, la mostra a Gorizia
Paolo Gasparini è ritenuto uno dei più importanti fotografi delle Americhe che oggi vive tra Caracas, Città del Messico e Trieste. In una prima fase della sua attività, le sue fotografie rappresentano la realtà sociale del dopoguerra e sono legate all’estetica cinematografica del neorealismo italiano.
La personale, a cura di Sara Occhipinti e Marco Faganel, è allestita in concomitanza con l’uscita del libro d’artista pubblicato da studiofaganel e dall’antologica dal titolo “Campo de imágenes” esposta al centro di fotografia Kbr Fundación MAPFRE a Barcellona in Spagna fino al 16 gennaio 2022.
In galleria sono esposte 33 opere fotografiche originali in bianco e nero, eseguite nel periodo temporale dal 1953-54 al 2017. Le immagini sono allestite come grande composizione in modalità fotomurales come le definisce Gasparini.
I fotomurales sono segno distintivo negli allestimenti di Gasparini, presentati anche nel padiglione venezuelano della Biennale di Venezia del 1995. Accompagnati ai fotolibri e agli audiovisivi, l’autore li considera essenziali e mezzo di apertura percettiva nei confronti del fruitore. I soggetti che le immagini raccontano sono luoghi e persone catturate nei molteplici via vai tra i due Paesi. L’Italia, luogo di origine e ritorno e il Sud America, luogo di residenza, di lavoro e dell’impegno artistico-culturale.
L’esposizione offre anche la visione di due fotografie a colori di fine anni ’70, scenari dei territorio locale significativi per il fotografo. Da una parte, il lato personale identificato da un gelso di fronte lo studio dell’amico Sergio Altieri e dal lato sociale il Sacrario Militare di Redipuglia.
Tra fotografie e poesie
In esposizione è possibile apprezzare anche tutte le poesie in lingua originale dei due autori coinvolti nel progetto editoriale, Alejandro Sebastiani Verlezza (Caracas, Venezuela) e Francesco Tomada (Udine, Italia). A volte vi è anche l’intervento di Gasparini che, con l’utilizzo di entrambe le lingue, crea un autentico e trasversale dialogo a tre voci.
Nei testi è cadenzato il tema de il campanello con menzione al film di Vittorio De Sica, I bambini ci guardano del 1944. Ad un certo momento, il protagonista ruba una bicicletta e inizia a suonare con insistenza il campanello. Per il maestro Gasparini suonare quel campanello causa una risposta e afferma “è qualcosa di vitale, del momento”. Un gesto illogico con l’intento di attirare l’attenzione altrui. La stessa attenzione che il fotografo chiede allo spettatore attraverso le sue fotografie. La capacità di aver saputo raccontare con acuta osservazione una finestra visiva di un continente caratterizzato da grandi contraddizioni, quello sudamericano, e con lo stesso impatto e intensità i luoghi visitati e trascorsi nei suoi numerosi viaggi “Da Gorizia alle Ande”.
Gorizia e le Ande. Due atmosfere lontane e divergenti, che le interpretazioni fotografiche e poetiche cercano di mettere in relazione, finalmente si incontrano nella fotografia Los niños nos miran (1997). Un focus finale in cui pensiero condiscendete dei tre autori è un desiderio: la bellezza dello sguardo non potrà mai andare in rovina.
“Da Gorizia alle Ande” | |
Dove | studiofaganel viale XXIV maggio 15/c, Gorizia |
Quando | 5 novembre 2021 – 7 gennaio 2022 |
Orari | dal lunedì al venerdì 16-19. Sabato e mattine su appuntamento. |
Ingresso | Gratuito |
Info | studiofaganel.com |