In mostra per la prima volta a Milano (e concepita in occasione della edizione 2021 di Photo Vogue Festival dal titolo Reframing History) Condominio presenta una selezione di una ventina di Polaroid che costituiscono il progetto The Arab Revolt di Giorgo Di Noto.
The Arab Revolt, il lavoro di Giorgio Di Noto
Il 17 dicembre 2010, a Sidi Bouzid nella Tunisia centrale, Mohamed Bouazizi si dà fuoco in seguito a maltrattamenti subiti da parte della polizia. L’atto estremo di Bouazizi sarebbe potuto restare un fatto isolato, un’azione individuale senza un futuro. Ma nell’epoca della grande ascesa dei social network, quel gesto di protesta innesca una forte ondata di proteste che coinvolge tutto il Paese e con un effetto domino si propaga ad altri Paesi del mondo arabo e della regione del Nord Africa. L’utilizzo di social network come Facebook e Twitter, per la prima volta, gioca un ruolo determinante nell’organizzazione, comunicazione e divulgazione degli eventi. I cittadini di Paesi dove la libertà di espressione è da lungo tempo repressa trovano nuovi canali di rappresentazione mediatica globale e di decostruzione del sistema di potere.
Il progetto The Arab Revolt di Giorgio Di Noto ha inizio alla fine del 2011, circa un anno dopo le prime manifestazioni della cosiddetta “primavera araba”, e parte dall’analisi della documentazione delle rivolte che gli stessi cittadini arabi registravano con gli smartphone
e diffondevano attraverso i social network. Questo livello virtuale di rappresentazione che, influenzando la narrazione mediatica del conflitto, si sovrappone agli eventi reali viene investigata e sperimentata dall’artista a livello di rapporto tra linguaggio fotografico e contenuto visivo, tra immagine virtuale e oggetto materiale, documentazione e testimonianza, tra immagini prodotte e autoprodotte.
Dopo aver guardato e studiato i centinaia di video presenti sul web, infatti, Di Noto ne seleziona singoli fotogrammi per poi fotografarli dal monitor del computer con una macchina Polaroid.
“Le pellicole istantanee in bianco e nero riuscivano infatti ad estrapolare le immagini dal flusso veloce dei filmati, senza mostrare la superficie dello schermo: i pixel e i difetti della bassa definizione così scomparivano, mescolandosi con l’emulsione impastata delle pellicole e riportando istantaneamente quell’immagine virtuale allo stato concreto di oggetto materiale e reale.
[…] Se da una parte l’aspetto ingiallito delle fotografie sembrava suggerire una distanza temporale tra me e gli eventi, dall’altra entrava in conflitto con la loro contemporaneità: così le immagini lentamente si sono allontanate dal soggetto (e dal fotografo) e si sono avvicinate sempre più alla nostra memoria visiva, alla nostra rielaborazione della realtà.”
La mostra a Milano
Il progetto di Di Noto arriva per la prima volta a Milano. Concepita in occasione della edizione 2021 di Photo Vogue Festival, l’esposizione presenta una selezione di una ventina di Polaroid. Il tutto è accompagnato dall’omonimo libro edito nel 2012 e incluso in The Photobook. A History. Vol. III di Martin Parr e Gerry Badger.
Parte della mostra, inoltre, presenta la prima stampa-rotolo ai sali d’argento e il video-performance realizzati per il progetto Tunisi, 8.06.2013, un’indagine visiva sul processo di produzione, diffusione e condivisione delle immagini nei paesi coinvolti dalle rivolte arabe.
Il progetto nasce come ricerca sulle possibilità di utilizzare il materiale fotografico, in qualità di mezzo e soggetto allo stesso tempo, per rappresentare e raccontare l’evoluzione di questo processo.
La prima tappa del progetto avvenuta in Tunisia ha visto il coinvolgimento di un pubblico nella realizzazione di un rotolo di immagini relative al periodo di rivolte, originariamente scattate da cellulare e poi impresse su carta fotosensibile al fine di rivelare le tracce delle fotografie e dare forma concreta alla matrice virtuale.
In entrambi i progetti esposti, i tratti di esperienza e testimonianza appaiono fissati su un supporto, come segni indelebili di quei canali di comunicazione e condivisione che hanno così influito sullo sviluppo degli eventi reali.
Info mostra
La mostra rimarrà aperta fino al 14 gennaio, nella sede di Condominio (via Melchiorre Gioia 41).
Orari durante il Photo Vogue Festival: 18–21 novembre, h 13–19. Poi, fino al 14 gennaio 2021: martedì – venerdì, h 15–19
Info: condominioarte.xyz