Andrea Rotili in mostra al Leica store di Firenze

Ogni piccola cosa è il nuovo progetto di Andrea Rotili, a cura di Maurizio Beucci, presentato negli spazi di Leica Store di Firenze. La mostra rimarrà aperta fino all’11 febbraio 2023.

In mostra immagini di architettura, visioni e ritratti di città, con sporadiche presenze umane, trattee dalla sua produzione recente e realizzate con Leica SL2. Una novità nel percorso del fotografo marchigiano, che fa parte dei professionisti Certified by Leica, impegnato a realizzare fotografie nel mondo della musica e dei musicisti jazz.

Un focus su architetture e piccoli paesi

Rotili si allontana così dai soggetti che lo hanno reso celebre per indugiare in paesaggi quasi metafisici, in cui al centro ci sono gli edifici e l’architettura, letta con una chiave introspettiva e immortalata sempre in bianco e nero, cercando di mettere in luce ogni piccola cosa.

Poco importa, per l’autore, dove siano scattate le immagini: le fotografie di Rotili raccontano l’Italia dei piccoli centri e della provincia, le piazze deserte e le vie silenziose, in una dimensione di quiete e sospensione.

Le foto in mostra sono realizzate con una Leica SL2 e, come spiega Andrea Rotili, si tratta di un progetto del tutto nuovo.

“La ricerca legata all’architettura è una scoperta, non solo per il pubblico, ma anche per me. Nella scelta dei toni di grigio, del bianco e del nero si ritrova la semplicità delle linee che compongono le forme. Le fotografie diventano progetti, calcoli precisi di luci e volumi che ricompongono le forme che abitiamo. Come l’architettura nel tempo ha ordinato gli spazi umani ora anche il fotografo rincorre, fuori dal tempo, quello stesso ordine che si rivela nei giochi di luce, nell’intensità di una lama bianca o nella profondità dei toni del nero. Gli uomini appaiono come punti di fuga. Spesso le presenze diventano solidi canoni e regole di lettura di spazi altrimenti intraducibili. Grazie a questi nuovi studi e approfondimenti ho raccolto entusiasmo e stimoli: riparto da qui per esplorare anche altre strade. Il mio sguardo accomuna tutte le mie serie, si tratti di musicisti o di edifici, siano scattate a New York o nelle Marche. Questo è ciò che lega tutte le mie immagini”.

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