Le fotografie di Roberto Salbitani al Baf 2023 di Bergamo? Sì, in occasione della fiera d’arte moderna e contemporanea bergamasca, c’è un evento collaterale promosso da Promoberg da non perdere, ovvero la mostra Il viaggiatore parallelo di Roberto Salbitani.
L’esposizione, dedicata a uno dei maestri della fotografia italiana contemporanea, a cura di Sergio Radici, sarà allestita all’ingresso della fiera di Bergamo dal 13 al 22 gennaio 2023. In mostra 20 fotografie in bianco e nero accomunate dal tema del viaggio in treno.
Un viaggio in treno con Roberto Salbitani al Baf 2023
Quello proposto da Il viaggiatore parallelo è un viaggio lento in cui farsi trasportare – come dice l’autore – “a corpo morto”, restando orizzontali e paralleli al paesaggio, mentre lo si attraversa sui binari e lateralmente, senza poterci entrare, da spettatori ripiegati su sé stessi. Il tempo del viaggio, da parentesi apparentemente sospesa tra due luoghi e due occupazioni quotidiane, è in realtà un tempo pieno durante il quale ci si può finalmente abbandonare all’immaginazione e ai propri pensieri più intimi.
È in questo spostarsi che Roberto Salbitani, da viaggiatore parallelo, non subisce il tempo, ma lo vive accostandosi al viaggio in punta di piedi, mettendosi in ascolto, “in attesa di un prodigio”. Che non tarda ad arrivare perché la meraviglia è il viaggio stesso, in cui, alloggiati “per un po’ in un corpo di ferro e di finta pelle diviso in tanti scomparti”, possiamo assistere alla visione fugace di paesaggi incorniciati dai finestrini del treno, grandi “mirini predisposti alla ripresa”.
A questo “mutismo scenografico” del vagone, mentre scorrono le immagini esterne, sempre mutevoli, fanno da contraltare i viaggiatori, ospiti anch’essi temporanei di un viaggio condiviso per un lasso di tempo, riuniti nello stesso luogo il più delle volte dal caso.
Un viaggiare discreto e un grande osservatore
Il viaggiare di Salbitani, nel suo fotografare discreto, non si risolve infatti in un topos estetico ma si fa domanda e ricerca esistenziale, in un’analisi interiore connaturata al suo sguardo di fotografo, che usa la macchina fotografica per vedere più a fondo. In una sintesi estrema del fascino offerto da questo mezzo di trasporto ottocentesco, figlio della seconda rivoluzione industriale al pari della fotografia, Salbitani afferma: “Il treno è metafora di vita. È interno ed esterno, organismo introflesso ed estroflesso, luce ed ombra. […] Camera chiara personale ma anche camera oscura pubblica”.
Un progetto avviato negli anni Settanta e Ottanta
Le fotografie esposte negli spazi di Bergamo Arte Fiera sono parte del progetto omonimo avviato tra gli anni Settanta e Ottanta, un’ottantina di fotografie scattate dall’interno dei treni in viaggio tra Italia, Francia e gli Stati della ex Jugoslavia. Dalla raccolta di queste fotografie e degli scritti teorici e personali relativi al viaggio nasce nel 2019 il volume “Roberto Salbitani, Il viaggiatore parallelo. Fotografie e scritti in diretta dal treno”, edito da Contrasto. Un tassello che si aggiunge alle già molte pubblicazioni dell’autore che indaga, con sguardo sempre genuino, il difficile rapporto tra l’uomo e l’ambiente in cui vive, dalle città in crescita ai territori snaturati dal violento processo di urbanizzazione.
Un incontro da non perdere
Roberto Salbitani sarà presente negli spazi di Bergamo Arte Fiera sabato 14 gennaio alle 15 per una conversazione sul suo lavoro intitolata “La vista immaginativa in 10 movimenti”. Un dialogo con Roberta Valtorta, storica della fotografia, che a Salbitani ha dedicato nel 2013 un’ampia retrospettiva al Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo.
Il viaggiatore parallelo, Roberto Salbitani | |
Dove | Fiera di Bergamo, via Lunga, Bergamo |
Quando | da venerdì 13 a domenica 22 gennaio 2023 |
Orari | venerdì 15 – 19; sabato e domenica 10 – 19 |
Ingresso | 10 euro intero; 8 euro ridotto |
Info | bergamoartefiera.it |