Natura fragile. Quando le parole non bastano è la mostra ospitata al Mo.Ca. – Centro delle nuove Culture di Brescia che raccoglie 100 fotografie sulla fragilità della natura che si manifesta in tutta la sua drammaticità, ovvero quando terremoti, alluvioni, mareggiate e fenomeni estremi, uniti all’imperizia dell’uomo, diventano tragedia.
I fotografi in mostra a Brescia
C’è una frase all’inizio della mostra del famoso fotografo Marc Riboud che dice “non è necessario fotografare i morti per documentare l‘intensità di una tragedia”.
Questo è il filo conduttore di tutta la mostra che parla dell’iconografia della rappresentazione delle tragedie provocate dalla natura. L’iconografia del disastro passa attraverso il lavoro di quei professionisti che per primi si presentarono sui luoghi delle sciagure.
Si va da Mario Dondero a Giorgio Salomon, da Giorgio Lotti a Vittorio La Verde, da Walter Battistessa a Giuseppe Palmas, da Agenzia Dufoto a Gruppo Dietro a un vetro: tutti hanno documentato la tragicità del momento con un intento cronistico, scevro dalla speculazione sulla rappresentazione del dolore.
Il percorso espositivo si muove attraverso i luoghi delle sciagure italiane che più hanno colpito il paesaggio e l’immaginario collettivo, dalle immagini di Giuseppe Palmas durante l’alluvione del Polesine del 1951, a quelle di Giorgio Lotti che riporta alla memoria i disastri dell’Arno quando invase Firenze nel 1966, a quelle di Aldo Durazzi e di Renato Corsini scattate a seguito del terremoto del Belice nel 1968 e del Friuli nel 1976, a quelle ancora di Giorgio Salomon sulla Tempesta Vaia del 2018.
Le foto della mostra, curata da Renato Corsini (col contributo della Banca Valsabbina), sono state scattate dai più importanti autori della cronaca e del reportage italiani.
La mostra, una tra quelle del Brescia Photo Festival
La rassegna è una delle iniziative della VI edizione del Brescia Photo Festival, promosso da Comune di Brescia e Fondazione Brescia Musei, in collaborazione con il Ma.Co.f – Centro della Fotografia Italiana. L’evento, dal 24 marzo al 27 agosto 2023, propone una serie di iniziative allestite nelle più prestigiose sedi espositive della città che, nell’anno di Bergamo Brescia Capitale della Cultura Italiana 2023, ruota attorno al tema Capitale, e alle aree d’azione su cui si costruisce il programma; in particolare, la cultura come cura, che reinterpreta la tradizione solidale locale, la città natura, per ridisegnare le relazioni in vista di una coesistenza sostenibile, la città dei tesori nascosti, per ripensare il rapporto con il patrimonio esistente.
Natura Fragile. Quando le parole non bastano | |
Dove | Mo.Ca. – Centro delle nuove Culture, via Moretto 78, Brescia |
Quando | 24 marzo – 18 giugno 2023 |
Orari | dal martedì alla domenica dalle 15 alle 19 |
Ingresso | Intero 5 euro, ridotto 4 euro. Previste altre riduzioni |
Info | www.macof.it |