Le foto che hanno vinto la 59esima edizione di Wildlife Photographer of the Year sono in mostra al Forte di Bard, in Valle d’Aosta, fino al 2 giugno 2024.
Cos’è il Wildlife Photographer of the Year?
Semplice, si tratta del più importante riconoscimento dedicato alla fotografia naturalistica promosso dal Natural History Museum di Londra. Utilizzando il potere emotivo unico della fotografia per coinvolgere ed emozionare il pubblico, le immagini fanno luce su storie e specie di tutto il mondo e incoraggiano un futuro a difesa del Pianeta.
Wildlife Photographer of the Year fornisce una piattaforma globale che mette in mostra alcuni dei migliori talenti della fotografia provenienti da tutto il mondo da quasi 60 anni. Le immagini premiate intraprendono un tour internazionale che sarà visto nel complesso da oltre un milione di persone. Per l’Italia la prima tappa è al Forte di Bard.
Il concorso di quest’anno ha registrato 49.957 iscrizioni da parte di fotografi di tutte le età e livelli di esperienza provenienti da 95 paesi. Le immagini sono state giudicate in modo anonimo da una giuria internazionale di esperti in base all’originalità, alla narrazione, all’eccellenza tecnica e alla pratica etica.
Forte di Bard: la prima tappa del Wildlife Photographer of the Year
Gli scatti premiati nelle 17 categorie del contest al Forte di Bard sono presentati nello spazio delle Cannoniere. L’allestimento è suggestivo: le foto, infatti, trovano spazio all’interno di light panels che le rendono ancora più emozionanti.
In mostra The golden horseshoe del biologo e fotografo marino francese Laurent Ballesta che si è aggiudicato il titolo di fotografo naturalista dell’anno. La foto ritrae un granchio a ferro di cavallo con il suo carapace protettivo dorato, mentre si muove lentamente sul fango nelle acque protette dell’isola di Pangatalan nelle Filippine, affiancato da tre piccole carangidi dorate.
“Vedere un esemplare di limulidae che vive nel suo habitat naturale in tutto il suo splendore è un’esperienza stupefacente. Si tratta di una specie antica e ad alto rischio di estinzione, ma anche fondamentale per la salute dell’essere umano” ha detto Kathy Moran, presidente della giuria.
In mostra anche la foto dell’israeliano Carmel Bechler che, l’immagine Owls’ road house, si è aggiudicato il Young Wildlife Photographer of the Year 2023.
L’immagine ritrae alcuni barbagianni all’interno di un edificio abbandonato vicino ad una strada trafficata. L’autore ha sfruttato al massimo la luce naturale e ha utilizzato tempi di esposizione lunghi per catturare le scie luminose del traffico in transito.
Kathy Moran, redattrice e presidente della giuria ne evidenza i diversi livelli di contenuto e composizione. “L’occhio viaggia attraverso la strada, nel traffico prima di avvistare i gufi. Allo stesso tempo grida alla distruzione e all’adattamento dell’habitat, sollevando un quesito: se la fauna selvatica può adattarsi al nostro ambiente, perché non possiamo rispettare il loro?”.
Tra i vincitori anche gli italiani Alessandro Falco (menzione speciale nella sezione Photojournalism), Barbara Dall’Angelo (menzione speciale nella sezione Zone umide), Bruno D’Amicis (menzione speciale nella categoria Talento naturale), Ekaterina Bee (vincitrice nella categoria 11-14 anni) e Pietro Formis (menzione speciale nella sezione Ritratti animali).
Wildlife Photographer of the Year | |
Dove | |
Quando | fino al 2 giugno 2024 |
Orari | Dal martedì al venerdì dalle 10 alle 18. Sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 19. Chiuso il lunedì |
Ingresso | 10 euro intero; 8 euro ridotto. Previste altre riduzioni |
Info | www.fortedibard.it |